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Esprimono forti preoccupazioni le associazioni e comitati della Valle del Mela, alla luce delle ultime novità giunte da Roma, con il parere positivo della Commissione valutatrice del Ministero dell’Ambiente, in si trapela l’esistenza di una chiara volontà di autorizzare il mega-inceneritore di A2A, ‘in barba’ alla volontà popolare ed in violazione della vigente pianificazione paesaggistica ed in materia di rifiuti. Inoltre si chiede un intervento da parte del nuovo governo regionale e in particolar modo dell’assessore ai beni culturali Vittorio Sgarbi. 

Infatti questo tipo di impianto è espressamente vietato dal Piano Paesaggistico dell’Ambito 9, già approvato e pienamente vigente da ormai quasi un anno. Un’autorizzazione in barba ad uno strumento di pianificazione che per legge è inderogabile rappresenterebbe un autentico paradosso all’italiana.

Peraltro la Valle del Mela non è nuova a simili paradossi: proprio nelle ultime settimane sono partiti i lavori per la realizzazione di un impianto di stoccaggio di idrocarburi che ha ottenuto l’autorizzazione paesaggistica in una zona sottoposta a vincolo di inedificabilitá assoluta.

Come delegazione di associazioni della Valle del Mela avremmo voluto parlare di tutto questo con il Soprintendente di Messina Orazio Micali, per cui abbiamo chiesto di incontrarlo, inoltrandogli anche una formale richiesta tramite PEC. Dopo nove giorni, durante i quali abbiamo più volte sollecitato telefonicamente l’incontro, il Soprintendente ci ha finalmente risposto.

Ma la risposta ha dell’incredibile: ci saremmo aspettati un appuntamento ed invece il Soprintendente ci ha risposto che non ritiene necessario incontrarci.
Ci chiediamo come mai il Soprintendente Orazio Micali non ci voglia incontrare. Ha forse qualcosa da nascondere?

Proprio sull’affare dell’inceneritore di A2A l’attuale Soprintendente ha già compiuto una mossa alquanto sospetta, che ha giustamente destato molte critiche nel territorio: infatti lo scorso Gennaio ha chiesto alla Regione di annullare il parere negativo sull’inceneritore espresso dal precedente Soprintendente. Per fortuna in quell’occasione la Regione non ha dato seguito alla richiesta di Micali.

Adesso che c’è il parere positivo della Commissione VIA, il Ministero dell’Ambiente ha chiesto nuovamente al Ministero dei Beni Culturali di rivalutare il progetto di A2A, come si evince sul portale della procedura. Per opere da realizzare in Sicilia, la prassi vuole che il Ministero dei Beni Culturali chieda a sua volta il parere della Soprintendenza territorialmente competente. Quindi è verosimile che ora la Soprintendenza di Messina debba esprimere nuovamente un parere che potrebbe essere decisivo per concludere la procedura.

E’ concepibile che la Soprintendenza stavolta conceda un parere positivo ad un impianto espressamente vietato dal Piano Paesaggistico? Volevamo essere rassicurati al riguardo: perchè il Soprintendente non ci ha voluto ricevere? Quel che è certo è che, negandoci l’incontro, il suo atteggiamento appare del tutto irrituale e sospetto, oltre che contrario al principio di trasparenza amministrativa.

Non è assolutamente ammissibile che un Soprintendente si rifiuti di incontrare una delegazione di associazioni, tra cui peraltro anche un consigliere comunale, per discutere di importanti questioni che interessano attualmente il territorio. Per questo a breve intraprenderemo delle azioni di protesta.

Nel frattempo chiediamo un intervento urgente sulla questione da parte del neo Assessore ai Beni Culturali Vittorio Sgarbi e del neo Presidente della Regione Nello Musumeci”.