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Nel ventiseiesimo anniversario della strage del 23 maggio del 1992, l’Amministrazione comunale si unisce nel ricordo di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli uomini della scorta, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, barbaramente uccisi dalla mafia.

Nel sacrificio delle vittime dell’attentato di Capaci, così come in quello del giudice Paolo Borsellino e della sua scorta – caduti 57 giorni dopo – e di tutte le vittime del dovere e dell’impegno nel contrasto alla mafia, al terrorismo, alla criminalità comune e organizzata, è impresso l’alto senso dello Stato in contrapposizione ad ogni forma di illegalità.
“Il sacrificio in nome della legalità di queste donne e di questi uomini appartiene sempre di più alle nostre coscienze di cittadini; costantemente alimentata dalla memoria storica di quanti hanno immolato la loro vita nella lotta alla criminalità organizzata allo scopo di affermare e di tutelare la legalità, si è perpetuata la netta ribellione delle Istituzioni e della società civile alla barbarie mafiosa.
La Giornata della Legalità riafferma i valori della giustizia, del rispetto della persona umana, della libertà, della democrazia, valori che dall’ambito etico si sono trasferiti in quello culturale per assumere anche il ruolo di obiettivo non retorico di una battaglia intellettuale mirata alla costruzione della coscienza civile delle nuove generazioni.
Sono i valori che ispirano anche l’impegno quotidiano di questa Amministrazione.
“La mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine” è il messaggio per noi più importante del Giudice Giovanni Falcone.
Una coscienza civile più consapevole e responsabile resta l’eredità di un Grande Italiano e segna la vittoria contro la mafia Sua e di tutti gli altri Eroi civili che hanno dedicato la vita alla lotta alla criminalità”.