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A conclusione dell’anno accademico, giovedì 16 maggio presso l’aula destinata ai corsi, l’UTE di Barcellona P.G. ha proposto alla cittadinanza un concerto multimediale organizzato dal docente di Astronomia Paolo Faranda, presidente dell’Associazione ANDROMEDA e del Planetario Astronomico di Castroreale.

Il concerto “ATALAS COELESTIS LA MIUSICA E LE STELLE” del pianista messinese Maestro Giovanni Renzo, autore e compositore, astrofilo per passione, più che un concerto nel senso classico del termine, è stato uno spettacolo multimediale concepito come un film, un viaggio nell’Universo, senza interruzione tra un brano e l’altro con l’intento proprio di non svelare in anticipo quello che succederà togliendo il piacere della scoperta.
“Atlas Coelestis, la musica e le stelle”, è stato presentato con grande successo in altre occasioni presso importanti istituzioni concertistiche e scientifiche quali il Planetario di Modena, Planetario di Roma, Laboratorio di Scienze dell’Ambiente di Pontassieve, Festival delle Scienze di Roma, Osservatorio Astronomico di Capodimonte, ed altre realtà nazionali ed internazionali.
Ma la passione di Giovanni Renzo per l’Astronomia non si è fermata, tutt’altro, è stata fonte di ispirazione di altre composizioni quali “Cosmic Concert”, evento commissionato da Astronomers Without Borders in occasione del Global Astronomy Month e trasmesso in diretta streaming in tutto il mondo.
“Atlas Coelestis” è una performance multimediale: un concerto per pianoforte, computer e video con animazioni ed immagini legate agli eventi astronomici descritti in ciascuna composizione.
Lo spettacolo è concepito come un vero e proprio evento di carattere scientifico-musicale, dal forte impatto visivo: i video in HD, proiettati per l’occasione su schermo gigante, che hanno accompagnato la musica, sono stati curati dallo stesso autore con la consulenza scientifica dell’astrofisico Gianluca Masi del Planetario di Roma hanno creato negli spettatori la sensazione di un viaggio quasi irreale nell’universo.
Le spettacolari immagini hanno dato un tocco magico all’evento: una platea attenta e silenziosa per oltre un’ora ha avuto l’impressione di veleggiare, in assenza di gravità ai limiti dello spazio-tempo e delle singolarità del cosmo, accompagnati dal suono di un pianoforte. La sensazione alla fine dell’esecuzione è stata quella di aver percepito la relatività del tempo: nessuno si è accorto del tempo trascorso.
Istituzioni come quelle dell’Università della Terza Età sono un fiore all’occhiello e pilastri fondamentali della cultura diffusa del nostro territorio. Barcellona ne può andare fiera grazie alla dedizione, all’impegno di tutti coloro fino ad oggi magistralmente l’hanno condotta.