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Il fatto increscioso di aggressione verbale e fisica accaduto nella serata di ieri presso il noto locale ‘Perditempo’, ritrovo per giovani e non, prima attività apripista presente all’Ex pescheria, indigna cittadini, associazioni e politici locali e nazionali oltre il popolo dei social dando pieno sostegno al giovane titolare Pietro Carbone e il suo amabile staff di collaboratori. E sono tanti gli attestati di vicinanza e sostegno di amici e non, del locale barcellonese che sono apparsi durante il pomeriggio sui social. 

Dopo la brutale aggressione denunciata da Carbone attraverso la sua Pagina FB ufficiale, arriva la reazione di una città intera che vuole rimanere vicino al giovane imprenditore, perchè Barcellona è fatta di tanta gente perbene che vuole lavorare con onestà e determinazione in un contesto difficile ma che deve essere libero e vivibile ad attività, aziende e associazioni.

La notizia che scatena la vicinanza del popolo dei social ed anche della cittadinanza reale oltre che dei politici, parte dal post a firma di Pietro carbone lanciato in mattinata come un fulmine e ciel sereno ma che apre una luce su una mentalità ancora radicata che va combattuta ogni giorno: “Il Perditempo oggi resta chiuso e così sarà anche domani. Il motivo di questa chiusura è un’aggressione avvenuta contro la mia persona a livello fisico, con schiaffi e calci e ai ragazzi che lavoravano attraverso delle minacce. La causa scaturente è stata la mia richiesta di essere pagato delle cose già consumate in caso volessero continuare.
E’ un atto di protesta quello mio nei confronti di un’aggressione che non reputo personale.
Nel momento che si minaccia e aggredisce chi sta svolgendo il proprio lavoro nella propria città, credo che si possa parlare di attacco alla comunità intera.
Sono nato e cresciuto a Barcellona Pozzo di Gotto, conosco bene il tessuto sociale del mio territorio e non mi sorprende affatto quello che è successo, cose già viste, più e più volte in passato. E qua è il problema, mi vorrei sorprendere, mi devo sorprendere, non voglio che quella sia normalità, non più. Basta indifferenza e sopratutto basta rassegnazione, le cose se sono state sempre così non è detto che non possano cambiare. Rispetto alla mia adolescenza già i passi fatti sono enormi, probabilmente anche grazie alla magistratura. Il passo successivo lo dobbiamo fare tutti insieme come società che voglia definirsi civile. Oggi si chiude per protesta e non per rassegnazione. Martedì saremo regolarmente aperti.
Se riusciremo a cambiare questo tipo di mentalità, se potremo continuare a lavorare con il sorriso, la serranda resterà aperta, ma se mai dovessimo restare sconfitti dalla rassegnazione generale, il futuro sarà una serranda chiusa per tutta la città”.

Si unisce anche il collaboratore del noto locale cittadino Oscar Rafone con uno sfogo tagliente e al contempo commovente: “Questo voglio fare,e lo voglio fare a 2 km da dove sono nato…..per la gente per bene che conosco, che vedo e che ogni giorno incontro.per i miei colleghi che fianco a fianco lavoriamo ad un bene comune.per Pietro che ha scommesso sulla nostra città.

Sulla vicenda è intervenuto anche il sottosegretario barcellonese On. Alessio Villarosa, con parole di vicinanza nei confronti di Carbone e profonda condanna per atteggiamenti ‘mafiosi’: “La mia città non è questa! Esprimo massima vicinanza a Pietro Carbone per quello che è accaduto e che è incredibile accada ancora oggi. C’è qualcuno che pensa di essere superiore ad altri e questo non è accettabile e non deve più accadere.
Sono chiari atteggiamenti mafiosi che vanno repressi immediatamente. La mafia è una montagna di merda, così era, così è e così sarà! Non finisce qui…”

Sul caso anche il Movimento Città Aperta esprime la massima solidarietà a Pietro Carbone e a tutti i collaboratori del Perditempo per l’episodio di violenza e prepotenza subito ieri sera. “Quello di ieri sera è stato, purtroppo, l’ennesimo episodio di violenza e prepotenza verificatosi nella nostra città. E’ necessario, pertanto, fare appello a tutte le forze istituzionali e sociali affinché si adottino valide strategie atte a prevenire e a reprimere comportamenti violenti e mafiosi. Gli spazi comuni vanno difesi e tutelati quotidianamente e deve essere tangibile la presenza delle istituzioni attraverso controlli, efficaci sistemi di videosorveglianza, la cura e la pulizia.  Altrettanto importante sarebbe promuovere iniziative culturali e sociali di spessore; negli spazi  pubblici della Ex Pescheria, ad esempio, si potrebbero avviare progetti seri di inclusione e condivisione. Ogni singolo cittadino inoltre deve sentirsi chiamato in causa e senza timore contribuire a sradicare la mentalità gretta di chi pensa di poter ricorrere al sopruso impunemente. Il cammino non è semplice, ma non chinare la testa è necessario. Non si fermerà per volere di pochi il desiderio di tanti di vivere in una città libera e civile!”

Infine il gruppo politico #Noicisiamo esprime la sua solidarietà a Pietro Carbone e a tutti i ragazzi del Perditempo “dopo il gravissimo fatto denunciato dallo stesso titolare con una protesta civile, pacata, ma al tempo stesso forte e decisa. Nessuna rassegnazione, ma un segnale affinché la nostra città possa crescere sempre di più verso una presa di coscienza tale da isolare chi crede che, con la violenza e con la prevaricazione, si possa ottenere tutto, anche ciò che non spetta di diritto. Contestualmente rivolgiamo alle istituzioni a tutti i livelli un accorato appello affinché siano sempre presenti e tutelino non soltanto gli imprenditori giovani e coraggiosi che hanno deciso di investire nella loro città, ma anche quanti la loro Città vogliono viverla fino in fondo”.

Lo staff e la redazione di OraWebTv esprime rammarico e tristezza per quanto accaduto con l’assoluta certezza che si ripartirà con serietà e schiena dritta già da martedì con lo spirito battagliero e determinato di Pietro carbone e del suo meraviglioso staff che ha saputo rispondere lanciando un segnale forte e chiaro alla città.