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La città del Longano da settimane non versa in uno stato di decoro e pulizia, sulla gestione della raccolta differenziata le critiche non sono mancate dagli utenti-cittadini, associazioni e opposizioni fin dall’avvio.

Lo scenario riproposto è lo stesso, in barba al 43 percento decantato dagli uffici comunali, con cumuli di rifiuti sparsi in diversi luoghi, colpa degli ‘incivili’ ma anche forse del metodo adottato incentrato sulle Isole Ecologiche Mobili spesso stracolme e maleodoranti, orari di conferimento e cattivo funzionamento delle ICM e del porta a porta.

Al danno la beffa, dei quantitativi di indifferenziato ‘mischiato’ con plastica, carta e cartone, segnalati dalla Caruter di Brolo al Comune. In sostanza la ditta dove arrivano i rifiuti per il conseguente stoccaggio e trattamento, segnala la situazione non ‘corretta’ della differenziata giunta in sede, con aggravio sui costi di raccolta e smaltimento per Palazzo Longano.

Intanto dopo i fatti che vedono sotto accusa Amministrazione e ditta Dusty che si occupa della raccolta differenziata dei rifiuti, il deputato regionale Antonio Catalfamo, capogruppo all’Ars per FdI, torna a riproporre l’abbassamento per la tassa Tari che riguarda proprio il servizio comunale della raccolta rifiuti e che era stato proposto per la prima volta a inizio agosto dal consigliere comunale Carmelo Cutugno.

“Un servizio mai decollato secondo quanto pattuito nel progetto originario – afferma il deputato – e che vede il Comune pagare due volte lo stesso quantitativo di rifiuto perché non viene raccolto secondo le modalità prefissate dalla ditta che si occupa del trattamento del rifiuto differenziato. Questa è quindi costretta a dover smaltire a spese sue o a far ritornare i rifiuti indietro con un costo addizionale rispetto alla tariffa già insostenibile per molti cittadini.”

In riferimento poi alla proposta già avanzata da Carmelo Cutugno, essa trae motivazione in caso di continui disservizi nella raccolta dei rifiuti, i contribuenti hanno diritto alla riduzione della Tari. Il principio, dopo l’ordinanza della Cassazione n. 22531/2017, è stato nuovamente ribadito dai giudici tributari, questa volta della Commissione tributaria provinciale (Ctp) di Roma, la quale con la recente sentenza n. 6269/41/2018 ha stabilito che in caso di grave disservizio nella raccolta dei rifiuti, comprovata da diffide scritte al comune ed all’azienda incaricata del servizio – che è anche il caso tra il Comune di Barcellona e la ditta che si occupa dello smaltimento – unitamente a rilievi fotografici, il contribuente ha diritto ad una riduzione della tariffa dovuta pari al 50%.

“I disagi conseguenti al piano di raccolta della differenziata – conclude Catalfamo – sono stati considerevoli soprattutto per il problema delle discariche, degli orari proibitivi di conferimento, del cattivo funzionamento delle isole ecologiche e dei porta a porta. Oggi i cittadini si ritrovano tuttavia a pagare il massimo senza avere un servizio efficiente, lo abbiamo visto questa estate. Con la stagione estiva infatti, Barcellona ha consegnato ai visitatori e ai cittadini un pessimo biglietto da visita per il suo decoro. Riteniamo pertanto, parallelamente al percorso che l’amministrazione ha intrapreso per migliorare il servizio, di proporre la riduzione, per lo stato attuale, della tassa sui rifiuti, così come già sapientemente espresso dal consigliere Cutugno. Porteremo questa istanza in tutte le sedi istituzionali opportune, lo dobbiamo ai tanti cittadini che giustamente pagano un servizio inefficiente, precario e costoso.”