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Un dibattito acceso tra i cittadini, le associazioni e anche nella politica locale, destinato a non placarsi anche davanti  alle rassicurazioni dell’amministrazione che nei giorni scorsi ha diffuso il dato di luglio del 40 per cento di differenziata, anche se in città le micro-discariche sono disseminate in diverse vie del centro e della periferia. 

Sul tema è intervenuto in serata attraverso una nota, il consigliere comunale del gruppo misto Carmelo Cutugno: “La vicenda rifiuti sta assumendo contorni inqualificabili per l’intera comunità. Il degrado ed il danno all’immagine, specie in un periodo strategico per il rilancio del turismo per l’intera Città, rischiano di lasciare il segno per sempre.
A ciò si aggiunge la beffa per i contribuenti di dover far fronte ad un imposta salatissima a cospetto di disservizi macroscopici.
Si chiede pertanto di voler certificare, attraverso l’applicazione delle penali contrattuali, il disvalore economico del disservizio e di procedere alla riduzione della Tari per i cittadini.
Si evidenzia a tal proposito che: In caso di continui disservizi nella raccolta dei rifiuti, i contribuenti hanno diritto alla riduzione della Tari. Il principio, dopo l’ordinanza della Cassazione n.22531/2017, è stato nuovamente ribadito dai giudici tributari, questa volta della Commissione tributaria provinciale (Ctp) di Roma, la quale con la recente sentenza n. 6269/41/2018 ha stabilito che in caso di grave disservizio nella raccolta dei rifiuti, comprovata da diffide scritte al comune ed all’azienda incaricata del servizio, unitamente a rilievi fotografici, il contribuente ha diritto ad una riduzione della tariffa dovuta pari al 50%. Il rispetto delle regole passa anche da azioni amministrative che tutelino i cittadini onesti.
Tale provvedimento sortirà un triplice effetto: Da un lato saranno isolati gli incivili, dall’altro sarà richiamato il concessionario del servizio al rispetto degli obblighi contrattuali ed infine sarà colmato un vuoto di fiducia tra cittadini ed istituzioni che diversamente rischia di diventare irreversibile”.

Sulla questione raccolta differenziata ritorna il presidente di Legambiente, Carmelo Ceraolo: “Ma è realmente vero quel 40% diffuso? Sicuramente è falsato, perché c’è una parte, una grossa parte di cittadini che preferiscono abbandonare tal quale i rifiuti, su tutto il territorio comunale di Barcellona Pozzo di Gotto, le discariche  sparse sono  sotto gli occhi di tutti  e pertanto non credo che  siano percentuali affidabili, poiché i rifiuti abbandonati presi in carico dai comuni successivamente a ritrovamenti su suolo pubblico, non vengono generalmente conteggiati nella formula di calcolo delle percentuali. Sicuramente se tutti conferissero correttamente le percentuali potrebbero essere veritiere, ma purtroppo l’abbandono è tale da inficiare il tutto. Per essere più precisi e spiegarmi meglio è come se a Barcellona Pozzo di Gotto in questo momento la RD viene fatta non da 45 mila abitanti ma da 10mila”.