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Situazione sempre più insostenibile che sfocerà nella protesta unitaria, in programma giorno 20 giugno, delle principali sigle dei sindacati personale di Polizia Penitenziaria, che rappresentato alcune gravi problematiche che si ripercuotono direttamente sul loro operato.

“Facendo seguito alla nota di queste OO. SS del 21 maggio 2019 – si legge nell’ultimo comunicato delle sigle sindacali del personale – è per quanto ancor prima esposto con la nota del 25 marzo 2019, nel prendere atto che codesto ufficio non ha intrapreso nessuna iniziativa concreta, continuando ad eludere le gravi problematiche segnalate nella precorsa corrispondenza, a parziale modifica di quanto già annunciato, si comunica che il sit-in di protesta è posticipato al 20 giugno 2019.
Le scriventi rammentano a se stesse che hanno atteso invano convocazione da parte della Direzione, più volte sollecitata, ma che non è stata ritenuta degna di accoglimento, se non poi per la data del 22 maggio su una questione che le scriventi non avevano chiesto.
Anche codesto provveditorato non ha ritenuto opportuno convocare le scriventi a seguito della richiesta di cui alla nota del 23 marzo 2019.
È forte convinzione, pertanto, che nessun interesse, sia a livello locale che regionale, è stato mostrato per le segnalazioni pervenute e soprattutto per lo stato psicologico in cui ormai si trova il personale di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Barcellona.
A tutto ciò si aggiunge l’ennesimo grave episodio che ha compromesso ordine e sicurezza sia interna che esterna, che si è verificato nella giornata 1 giugno u.s..
Pertanto, in assenza di immediati e non più rinviabili provvedimenti per mettere il personale in condizioni di lavorare a livelli standard di sicurezza che, con celerità potrebbero concretizzarsi con l’invio di almeno 20 unità anche in servizio di distacco, nel reiterare richiesta di convocazione per quanto segnalato nei mesi scorsi, si conferma il SIT-IN di protesta per il 20 giugno 2019 dinnanzi all’istituto in questione.
Successivamente sarà resa nota ulteriore data per SIT-IN di protesta presso la sede di codesto provveditorato nonché, sin da ora ed in collaborazione con le segreterie nazionali, si provvederà ad organizzare una “marcia su Roma”.
Qualora per codeste Autorità non sarà intendimento accogliere le istanze sin qui esposte, mancando ormai i requisiti minimi di sicurezza all’interno della Casa Circondariale di Barcellona che potrebbero anche ripercuotersi all’esterno con rischi per l’incolumità pubblica, si chiede la totale chiusura della struttura”.