Condividi:

Ad un anno dalle amministrative nella città del Longano, arriva l’affondo del Movimento Città Aperta che in una nota definisce “disastrosa la situazione amministrativa creatasi a Barcellona”.

“Una città in ginocchio, – scrive Città Aperta – sprofondata nel baratro per l’incompetenza dell’Amministrazione: questa è Barcellona a meno di anno dalla fine dell’esperienza-Materia. Si tratta di un fallimento su tutta la linea, visto che niente di quanto promesso è stato mantenuto; a cominciare dai tanto decantati lavori pubblici che avrebbero dovuto dare nuovo smalto alla città. Invece, opere come l’asse viario, la riqualificazione dell’Arena Montecroci, la realizzazione delle rotatorie, del Mercato ortofrutticolo (lasciato chiuso), la riqualificazione delle piazze dei quartieri collinari, come pure quella dell’Immacolata erano già state bandite dalla precedente amministrazione ed anche il ripristino della salita del Carmine é frutto di un finanziamento ottenuto dalla amministrazione Collica. Sin dal primo giorno di insediamento si sarebbero potute mandare in gara anche le riqualificazioni relative ai Marsalini, Portosalvo e soprattutto la parte centrale della via Roma: che avrebbe dato lustro al centro cittadino, sempre più degradato e spento. I primi due interventi, com’è noto, sono partiti solo grazie all’interessamento delle opposizioni in consiglio comunale, mentre il progetto di recupero della via Roma é rimasto lettera morta, in nome della fantomatica volontà di ripristinare l’intera via, salvo poi perdere miseramente i fondi necessari per realizzarlo.
Nulla di fatto neppure per le opere che avrebbero dovuto rappresentare i cavalli di battaglia di questa amministrazione: ponte di Calderà e cimitero. In quest’ultimo caso hanno pesato i problemi di carattere geologico sui quali avevamo puntualmente acceso i riflettori, ancora una volta non ascoltati.
Sui rifiuti la situazione è sotto gli occhi di tutti, – continua la nota – ma ci si ostina ancora a dare colpe ad altri, quando è evidente una incompetenza assoluta.
Assenza di controllo sul territorio, salvo qualche sporadico intervento indotto e destinato perciò stesso ad apparire addirittura ingiusto. Per non parlare della crisi idrica senza precedenti, che sta mettendo in gravissime difficoltà la cittadinanza senza che vengano adottate le necessarie contromisure dall’amministrazione.
La disastrosa situazione finanziaria del Comune, – concludono – aggravatasi in maniera drammatica per una gestione fallimentare dei conti dell’Ente, è, poi, la ciliegina sulla torta che ci hanno regalato l’amministrazione Materia (anche se sarebbe più corretto chiamarla amministrazione Calderone), con l’ulteriore aggravante di una scelta suicida, qual è l’adozione di uno scellerato piano di riequilibrio che già sta portando effetti negativi per la cittadinanza, con l’aumento al massimo delle tariffe per i servizi, a dispetto di una crisi di liquidità che permane, vista l’ancora mancata ‘approvazione da parte del Ministero e i seri dubbi sulla sostenibilità delle misure previste”.