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“I Neri e i Rossi, le trame segrete” è stato selezionato nella Sezione saggistica del Premio fra gli oltre 2500 partecipanti. 

La Giuria tecnica del Concorso Internazionale -promosso da Giorgio Albonico- affiancata da comitati di lettura delle librerie e biblioteche del territorio nazionale con Francesco Cevasco (responsabile delle pagine culturali del Corriere della Sera) e Chiara Bellit (editor) lavorerà con il Presidente Andrea Vitali e un gruppo di intellettuali: la scrittrice Dacia Maraini, lo scienziato Edoardo Boncinelli, il critico letterario Milo De Angelis, il fotografo Giovanni Gastel, la editor Laura Scarpelli, Flavio Santi, scrittore e docente all’Università degli Studi dell’Insubria, i giornalisti Armando Massarenti (responsabile dell’inserto domenicale de Il Sole 24 Ore), Pierluigi Panza (firma culturale del Corriere della Sera e docente universitario) e Mario Schiani (responsabile delle pagine culturali de La Provincia). A coadiuvare la Giuria, gli studenti del Liceo Volta, impegnati nel progetto Leggere per davvero con il coordinamento della Professoressa Marina Doria.
Vincitori delle scorse edizioni: Franco Di Mare e Ferruccio De Bortoli.
Definita la «scrittrice pluri-premiata dallo stile inconfondibile» Patrizia Zangla vanta un profilo eccellente, i suoi volumi sono in cima alle classifiche di vendita, sono nelle più importanti Università nazionali e internazionali e al Congresso degli Stati Uniti.
La storica ha dichiarato: «è un’altra sfida di alta levatura, è un libro che ha riscosso molto interesse nei lettori italiani e internazionali, ha ricevuto riconoscimenti nazionali e internazionali. La partecipazione a Premi veramente prestigiosi e non come si dice per darsi un tono, conferisce grande valore al mio saggio, alla mia ricerca storica e alla mia scrittura perché la qualità di un Concorso risiede nella sua Giuria, garanzia di vero sapere che assolve la difficile funzione di distinguere i Libri dai libroidi che invadono il mercato editoriale. Il mio sforzo è centuplicato perché non sono partita da un’alta realtà culturale, bisogna essere intellettualmente onesti e consapevoli del luogo in cui si vive e delle sue reali opportunità, solo una vera presa di coscienza dei limiti potrà consentire di raggiungere il miglioramento. L’autoreferenzialità, tipica dei nostri luoghi, impedisce la vera crescita individuale e collettiva».