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La gestione dei rifiuti e l’avvio della raccolta differenziata, con l’adozione delle isole ecologiche non registrano dati positivi, anzi la città del Longano nelle ultime settimane è sempre più in una continua emergenza ambientale ed igenico-sanitario.

Scene indecorose con le proteste di molti cittadini alla vista delle micro-discariche a cielo aperto accatastati accanto ai cassonetti delle vie periferiche. Sulla scottante questione, che vede Barcellona tra i comuni con la più bassa percentuale di differenziata del comprensorio, è intervenuto martedì sera il gruppo Dr Sicilia Futura.

“Abbiamo depositato in presidenza una interrogazione – si legge nella nota a firma dei tre consiglieri Lucia Puliafito, Pietro Maio e Cesare Molino – con cui chiede all’amministrazione ragguagli in merito alla grave situazione dei rifiuti a Barcellona. Infatti è sotto gli occhi di tutti il rischio igienico sanitario che si corre con le numerose discariche abusive presenti in troppe aree della città e i continui ritardi e disservizi che i cittadini lamentano. Infatti in moltissimi quartieri sono stati tolti i cassonetti prima che i cittadini ricevessero i kit e le informazioni utili per fare la differenziata, il servizio porta a porta stenta a partire con regolarità creando notevoli disagi ai cittadini sopratutto per quanto riguarda la gestione dell’organico e dell’indifferenziata, e le isole ecologiche mobili non sempre sono collocate negli stalli agli orari stabiliti.
Per questo abbiamo chiesto un report dettagliato dell’attuazione del piano ARO e in particolare di conoscere il numero dei cittadini che hanno ricevuto i kit e il numero restante di coloro che ancora devono riceverlo, abbiamo chiesto di conoscere quante isole ecologiche effettivamente sono dislocate su Barcellona delle 11 previste e un maggiore controllo del servizio con i conseguenti provvedimenti quando questo latita come riportato dai cittadini stessi.
Inoltre abbiamo proposto di lasciare le isole ecologiche mobili h 24 nelle aree di pertinenza in modo da offrire ai cittadini un servizio continuo e di coprire maggiormente i quartieri aggiungendo una tappa in più (per esempio per quanto riguarda il quartiere di Santa Venera abbiamo chiesto che venga collocata l’isola dalle ore 17.30 al mattino successivo in via Lizio e via Sac. Bartolo Cambria a giorni alterni).
Abbiamo fatto presente il particolare disagio arrecato alle attività commerciali, che ad oggi attendono ancora istruzioni su come comportarsi, e possono rivolgersi esclusivamente ad un numero verde non sempre raggiungibile.
All’interno della lunga interrogazione abbiamo avanzato anche alcune proposte che qualora possano essere accolte permetterebbero un risparmio importante sulla gestione dei rifiuti.
In particolare abbiamo proposto di valutare il costo della realizzazione all’interno del CCR delle ecoballe di plastica e di raffrontarlo con i costi annui di trasporto della plastica differenziata: ipotizzando che questo possa comportare un risparmio sarebbe una scelta valida e sostenibile.
Tenuto conto della necessità di trasportare l’umido differenziato nel trapanese con notevoli costi aggiuntivi per il nostro Comune abbiamo chiesto inoltre all’amministrazione di promuovere l’utilizzo delle compostiere domestiche e di sponsorizzarlo quanto possibile in attesa che si possa realizzare un impianto di compostaggio in città, è infatti necessario in momenti così delicati per le casse comunali individuare tutti i possibili punti di intervento utili per ridurre le spese senza intaccare i servizi.
Ci attendiamo dall’amministrazione una risposta rapida e la buona volontà di accogliere tutti gli spunti positivi che siamo stati in grado di fornirgli nell’interesse della nostra città che oggi è sommersa dai rifiuti e profondamente delusa da questa cattiva gestione”.