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Ennesimo disagio alla stazione ferroviaria di Barcellona Pozzo di Gotto che ha riguardato i viaggiatori che dovevano spostarsi fino a Napoli. Sono rimasti per gran parte della notte in balia di sé stessi e per lo scalo ferroviario del più grande centro della provincia di Messina con più di 40000 abitanti ciò è francamente vergognoso. 

Uno di questi, il barcellonese Nino Isgrò, così comunica dalla sua pagina di Facebook: “Sono fermo alla stazione di Barcellona Pozzo di Gotto, in attesa del treno Intercity da Palermo a Napoli (ore 23.42). Non c’è nessuno, nessuna informazione, nessun servizio. Siamo riusciti a parlare con la polizia ferroviaria di Messina. Il treno ha 186 minuti di ritardo. Io sono giovane, ma la gente dovrà trascorrere la notte in stazione, senza alcun tipo di assistenza, non c’è il posto a sedere all’interno per tutti. Ci rendiamo conto del disagio? Qualcuno farà un articolo al riguardo, affinché non accada più? Sono qui dalle 23.00, ci starò fino alle 3.00 se va bene”.

Alcuni minuti fa lo stesso Isgrò ci ha informati su come si sia dipanata la vicenda: “Buongiorno… Pare ci sia stato un guasto al treno. Il problema è che non avevamo alcun tipo di contatto con Trenitalia, non sapevamo che fare… Se mettevano un autobus fino a Messina… intanto il ritardo del tabellone cresceva cresceva..  e l’applicazione di viaggiatreno era ferma… Alla fine siamo entrati in contatto con un agente della polizia ferroviaria di Messina che si è informato e ci ha richiamato, spiegandoci la situazione… Il treno è passato verso le 02.15, con un ritardo di 2 ore e 40 minuti.”

Si potrebbe pensare che un ritardo ferroviario sia purtroppo possibile e non sempre è dovuto a situazioni controllabili. Di certo, però, per avere notizie su un IC Notte non si dovrebbe chiamare la Polfer di Messina o sperare in qualche informazione dalla centrale, magari anche attraverso l’app per smartphone messa a disposizione da Trenitalia, dovrebbe essere fornita un’assistenza, perlomeno informativa o alle eventuali persone in attesa, con particolare riguardo alle fasce deboli che viaggiano (come anziani e disabili).

Il disagio vissuto alla stazione della nostra città è molto più ampio e riguarda l’evidente assenza di sicurezza, i bagni chiusi, una sola panchina interna su cui sedersi evitando l’umidità esterna, cartelloni spesso guasti, lo speaker automatico che ad una certa ora viene disattivato. La stazione di Barcellona Pozzo di Gotto è lasciata spesso all’incuria e al disagio, come se fosse di passaggio per treni merci e non snodo per molti viaggiatori e pendolari. È tempo che le istituzioni comunali si facciano da portavoce con la centrale di Palermo per comunicare che tali disagi devono essere risolti o perlomeno ridotti affinché il pagamento del biglietto non sia l’ennesima beffa al viaggiatore.