Condividi:

Nella mattinata di oggi, domenica 14 aprile 2019, Legambiente del Longano ha effettuato nella spiaggia di Calderà a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) la “Beach Litter” ovvero una raccolta di dati sui rifiuti allo scopo di avere informazioni, comprendere cosa deturpa l’ambiente ed agire di conseguenza, cercando di sensibilizzare il cittadino a migliorare il proprio comportamento. 

I volontari dell’associazione si sono ritrovati sin dal mattino a Piazza delle Ancore ed hanno potuto iniziare la delicata e certosina operazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Presidente di Legambiente del Longano Carmelo Ceraolo dichiara: Oggi abbiamo effettuato la  Beach Litter nella spiaggia di Calderà al fine di acquisire informazioni e dati molto importanti su quantità di rifiuti che galleggiano sulla superficie del Mar Mediterraneo o che si trovano sui fondali, che non sono visibili ai più e che invece diventano immediatamente visibili una volta spiaggiati. Capire cosa deturpa le nostre spiagge serve per agire sulle nostre abitudini di consumo nonché sui nostri comportamenti, in quanto la soluzione parte proprio da qui. Le campagne di raccolta che non acquisiscono informazioni sono solo ed esclusivamente un momento di pulizia e di messa in evidenza. Le aree di indagine che andiamo a monitorare sono spiagge libere non soggette alla periodica pulitura. L’area di indagine è standard per tutti e segue determinati requisiti.”

 

 

 

 

 

 

 

 

Ceraolo afferma “Su 100 metri di spiaggia lineare abbiamo censito i rifiuti spiaggiati, non si è trattato quindi della raccolta ‘Spiagge Pulite’ che invece faremo nel mese di maggio ma ormai da anni in aprile incidiamo a livello nazionale come Legambiente del Longano. Abbiamo una scheda sulla quale inseriamo i vari materiali e poi il tutto sarà classificato a livello nazionale, la nostra di Calderà è quindi una delle spiagge che contribuisce alle percentuali nazionali. La plastica la fa da padrone, ad esempio in 100 metri abbiamo trovato 207 tappi e coperchi per bevande, oltre 600 cotton fiok, siringhe ed aghi, immaginiamo le problematiche che ne derivano. Il nostro è un censire in modo scientifico tutte le tipologie di rifiuti, che sono finalizzati anche a vari progetti che facciamo come ad esempio “Se butti male finisce in mare”, che riguarda i rifiuti portati dai depuratori, o dai torrenti per l’inciviltà di alcuni cittadini. Dobbiamo cercare di cambiare i modelli di vita poiché ci stiamo avvicinando ad un punto di non ritorno. Al di là della plastica la nostra è una battaglia per il rispetto dell’ambiente a 360 gradi”.