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Barcellona Pozzo di Gotto si prepara a quello che è probabilmente l’evento più importante e certamente più seguito dell’anno, la spettacolare Processione del Venerdì Santo.

Nel pomeriggio del prossimo 30 marzo sfileranno per le vie della città del Longano ben 26 Varette, 13 partiranno da San Giovanni, altre 13 da Santa Maria Assunta. Si tratta di due processioni potremmo dire “autonome”, Barcellona e Pozzo di Gotto in questa circostanza sono come un tempo due comunità differenti e c’è da dire che le Arcipreture sono effettivamente due.

All’imbrunire le 26 Varette si ritroveranno tutte sulla copertura del torrente Longano: è l’incontro che è forse il momento culminante dell’intero evento, quando una folla traboccante farà da degna cornice alle stupende statue che rappresentano passi della Passione e Morte di Gesù.

Le Varette di Barcellona sono certamente più sfarzose negli addobbi, mentre quelle di Pozzo di Gotto, certamente meno appariscenti, sono le più antiche. Molto intensa l’Addolorata di Barcellona mentre l’Ecce Homo di Pozzo di Gotto è di grande pregio essendo la Varetta più antica in assoluto fra le 26. Degne di nota poi le varie Confraternite, i gruppi di Visillanti che intonano quel canto/lamento che è il “Vexilla Regis”, le varie categorie di lavoratori che sono associate alle singole Varette, la copia del telo della Sacra Sindone che sarà presente nella processione di Barcellona, i caratteristici giudei di Pozzo di Gotto con l’originale copricapo di piume di pavone, la palma intrecciata sull’urna del Cristo morto di Pozzo di Gotto realizzata da Vito Arrico, le due Bande Musicali cittadine ad intonare marce funebri di struggente bellezza.

Saranno momenti che un popolo intero rivivrà, tra fede, tradizione, storia e costumi di un territorio, quello barcelgottese, da sempre legato in modo speciale alla rievocazione diremmo quasi teatrale della Passione e Morte di Cristo, un evento che per le peculiarità che possiede si può effettivamente definire unico al mondo.