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Nel pomeriggio di giovedì 28 marzo 2019 si è tenuto a Barcellona Pozzo di Gotto l’incontro-dibattito “La nostra terra è la nostra casa: io differenzio e riciclo” organizzato dall’Istituto ‘E. Ferrari’ e dalla Fondazione “Caponnetto”.

Presso l’Auditorium del Parco Urbano “Maggiore La Rosa” si sono confrontati sull’importante tematica, docenti, studenti, rappresentanti delle istituzioni ed il tutto è stato “nobilitato” dalla testimonianza di un sopravvissuto della strage di Capaci. Ma andiamo con ordine: dopo i saluti della Dirigente Scolastica dell’Istituto “Ferrari”, la Prof.ssa Cettina Ginebri, artefice principale dell’inserimento della propria scuola nel circuito nazionale “I giovani sentinelle della legalità”, promosso dalla Fondazione “Antonino Caponnetto”, e del Sindaco di Barcellona Pozzo di Gotto Dott. Roberto Materia, che ha sinteticamente sottolineato l’importanza dell’evento, sono intervenuti  anche gli Assessori Nino Munafò e Angelita Pino ed entrambi hanno parlato dell’importanza del differenziare, il primo portando dati tecnici, la seconda impostando il proprio intervento sulla sensibilizzazione dei cittadini che è certamente fondamentale.

Quindi si è entrati nel vivo del Convegno che è stato brillantemente moderato dalla Prof.ssa Melangela Scolaro che nelle sue vesti di “Referente Legalità” delle 4 sedi di cui l’istituto si compone, ha presentato i risultati del lavoro ” La mia terra è la mia casa: io differenzio e riciclo “, articolatosi in diverse fasi, attraverso cui gli studenti hanno espresso le loro idee e dato ” corpo” alle loro opinioni sul tema: dalla sede IPSIA di Pace del Mela che ha realizzato, mediante i laboratori meccanici un portapenne – portafogli, all’IPSIA di Barcellona Pozzo Di Gotto che ha creato, nel suo laboratorio di moda, un abito da sera, con l’utilizzo esclusivo di bottiglie di plastica e tappi che faceva bella mostra in Auditorium, all’IPSAA ” Leonti” di Barcellona P.G. che ha realizzato un video, curandone la sceneggiatura ed il messaggio è stato che le nostre strade e le nostre piazze devono essere tenute pulite e ordinate come le nostre case, perché la città è luogo che ci appartiene. Infine, l’IPSAA di Milazzo ha curato l’approfondimento teorico e normativo del tema. Erano presenti i rappresentanti istituzionali dei comuni di Pace del Mela e di Milazzo, particolarmente sensibili al tema dell’inquinamento ambientale.

Molto importante poi la relazione del Presidente Nazionale del Progetto “Sentinelle della Legalità” della “Fondazione Caponnetto”, il Dott. Domenico Bilotta, il quale ha illustrato l’iniziativa nata nel 2009 e che propone un percorso creato appositamente per proseguire il lavoro che già il grande giudice, ideatore del pool antimafia e “padre” dei giudici Falcone e Borsellino, aveva iniziato dopo aver lasciato la toga al fine di attivare la coscienza civile dei giovani spingendoli ad avere una migliore conoscenza dei propri beni comuni  e quindi del proprio territorio ed una maggior attenzione a tutte le cause che ne minacciano la sicurezza e la legalità. Il progetto “Sentinelle della legalità” è in collaborazione con il MIUR; si articola in tre fasi distribuite lungo un anno scolastico e prevede la formazione di gruppi di studenti che, sotto la guida di esperti, dei membri della Fondazione Caponnetto e dei loro insegnanti sceglieranno di prendere in esame alcuni aspetti della loro realtà comunale in stato di degrado. Così è stato nel caso specifico del “Ferrari”. Infine quello che sicuramente è stato l’intervento più “forte” dell’evento al Parco Urbano di Barcellona Pozzo di Gotto, ovvero la toccante ed incisiva testimonianza del Dott. Angelo Corbo, oggi 53enne ma nel 1992 un giovanissimo componente della scorta del Giudice Falcone, che è sopravvissuto alla strage di Capaci. Oggi va in giro per il Paese a testimoniare questa tristissima pagina del nostro Paese che visse in prima persona, sull’auto che seguiva quella del magistrato e della moglie. In Auditorium ha sottolineato l’importanza del messaggio che si deve trasmettere quotidianamente alle giovani generazioni ovvero che vi sono persone come i giudici e soprattutto i poliziotti delle scorte che hanno dato la vita non solo per una persona fisica ma per lo Stato.