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Si è chiusa con l’intitolazione della piazzetta antistante la sede della Pro Loco “Alessandro Manganaro” alla Prof.ssa Aldina Cutroni Tusa, l’intensa giornata del Prof. Sebastiano Tusa a Barcellona Pozzo di Gotto. Varie tappe culminate proprio con l’inaugurazione dello slargo dedicato alla mamma dell’illustre ospite, un momento curato da chi ha preso per primo l’iniziativa di portare in città l’Assessore Regionale ai Beni Culturali, ovvero proprio la Pro Loco “Manganaro”, come ci ha informati il membro del Direttivo Giuseppe Giunta. La Presidente Flaviana Gullì ha avuto parole di elogio per Tusa rendendo onore anche alla barcellonese Prof.ssa Aldina Cutroni.

Il “I Festival del Territorio Rurale Sostenibile Siciliano – Giornata della Cultura”, organizzato dal G.A.L. Tirrenico “Mare, monti e borghi” era partito con un po’ di ritardo sull’orario programmato, dal Parco Jalari, quando intorno alle 13,00 l’Assessore era giunto ad ammirare lo stupendo luogo di pietra creato dal compianto Mariano Pietrini.

A seguire, fra le 14,00 e le 16,30, la visita al Museo Etnoantropologico “Nello Cassata”, curata dalla Pro Loco “Nomos di Manno” del Presidente Nino Costa e del Vicepresidente Nunzia Giaimis. Il Prof. Tusa è stato accolto da un piccolo rinfresco ed ha quindi potuto scoprire l’immenso patrimonio presente in Museo, frutto del lavoro di ricerca di tanti anni del Giudice Franco Cassata, che ha creato qualcosa di veramente importante, diremmo unica, nel panorama delle strutture culturali sotto il profilo etnoatropologico. Fra gli altri erano presenti in Museo l’Avv. Antonino Isgrò e consorte (l’Avv. Tina Rossello), il Direttore del Carcere Dott. Nunziante Rosania,  Componente ufficio di gabinetto  Assessore Tusa Gianluca Sidoti, l’Assessore Ilenia Torre, l’On. Pino Galluzzo, Avv. Nello Cassata, la Dott.ssa Patrizia Biagi, il Prof. Santi Lombardo Presidente del Museo e dell’Associazione Oikon, il Vicepresidente Salvatore Scilipoti, Vicepresidente Regionale Unpli  Santi Gentile con la moglie, Rino Candeloro Nania, Roberto Sauberborn, l’editore Pierangelo Giambra, Fabio Grosso, i collaboratori al Museo Katia La Rocca, Nello Bambaci (guida), Melinda Gitto, Annarita Cutropia, Calabrese Santina Milone, Angelo Leo Cicirella, Mimma Accetta, Anna Saia, Pierdomenico Imbesi, Santina Calabrese, Elvira Bucolo, Crisafulli Patrizia, Andrea Alesci, Roberta Crisafulli, Salvina Scilipoti, tutti lavoratori socialmenti utili per i quali è stato chiesto a gran voce di stabilizzarli perché il loro è un lavoro oscuro ma importantissimo sotto il profilo culturale.

Di seguito Sebastiano Tusa è stato accolto da Nino Abbate e Salva Mostaccio al Museo Epicentro di Gala, fondato e diretto dal poliedrico artista, che è un vero e proprio scrigno di arte contemporanea con le oltre 1000 mattonelle 30×30 realizzate dai migliori artisti contemporanei del mondo.

Altro momento quello curato dall’Associazione Culturale “Genius Loci” del Presidente Dott. Bernardo Dell’Aglio, con la visita al Teatro “Placido Mandanici” ed alla Villa “Primo Levi”, e l’illustrazione da parte di Marcello Crinò e Gaetano  Mercadante  dei tanti beni culturali di Barcellona Pozzo di Gotto.

Alle 19,00 nei Giardini Oasi si è tenuto un Convegno dal titolo “Archeologia e Numismatica, la figura della Prof.ssa Aldina Cutroni Tusa”. Ha moderato Patrizia Biagi, seduta a fianco del Sen Nania e del Sindaco Materia. Prima relatrice la Prof.ssa Lavinia Sole, docente di Numismatica presso l’Università degli Studi di Palermo; a seguire la Dott.ssa Gabriella Tigano, Dirigente della Sovrintendenza dei Beni Culturali di Messina; quindi la Prof.ssa Maria Catalabiano, già ordinario di Numismatica presso l’Università degli Studi di Messina; infine il Sovrintendente dei Beni Culturali. A conclusione ha parlato il protagonista ed ospite della giornata Prof. Tusa, che ha ringraziato i presenti per la bellissima giornata trascorsa in una città molto attiva ed operosa anche dal punto di vista culturale.

È stata svelata la targa di intitolazione della piazzetta fra gli applausi dei presenti. Esposta nei Giardini un’opera pittorica del barcellonese Nino Gentile.