Condividi:

 

Il gruppo politico #Noicisiamo interviene con una nota a firma di Salvatore Coppolino e Salvatore Imbesi sui delicati temi trattati nell’ultima seduta del Consiglio Comunale svoltosi ieri sera, alla presenza dei deputati regionali della provincia di Messina.

Sulla questione ospedale il gruppo ritiene di essere in linea con quanto espresso all’interno dell’aula consiliare di Palazzo Longano dalle diverse forze politiche. “La lotta per la salvaguardia del Presidio Ospedaliero “Cutroni Zodda” non deve conoscere alcun colore politico e neanche ragioni di campanile, ma va condotta esclusivamente solo e soltanto nell’interesse dei cittadini che vivono nel comprensorio di Barcellona – Milazzo. Un hinterland che va necessariamente dotato di strutture sanitarie efficienti, come merita un territorio che conta oltre 150 mila abitanti. A partire dall’emergenza urgenza. Vero è che i due nosocomi di Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo distano soltanto cinque chilometri uno dall’altro, vero è altresì che, da decreto ministeriale, è previsto un DEA 1 con un solo pronto soccorso, ma è necessario fare alcuni opportuni rilievi. Intanto la viabilità spesso congestionata tra i due ospedali con rallentamenti che potrebbero risultare fatali ai pazienti in alcuni casi. Riteniamo che il governo regionale, ascoltando le istanze dei deputati barcellonesi, possa giocare un ruolo fondamentale per la salvaguardia della salute dei cittadini di questo comprensorio. Giova inoltre ricordare come il decreto prevedesse per Barcellona Pozzo di Gotto un polo medico, anche oncologico. Al danno, la beffa: un numero di posti letto davvero irrisori rispetto al numero di abitanti e un costante smantellamento: unità coronarica, ostetricia e persino urologia. Un infartuato non può rischiare la vita per giungere fino a Milazzo. Per quanto concerne la questione PTE, il gruppo #NOICISIAMO ritiene che vadano altamente preservate le strutture di questo tipo, specialmente nei comuni decentrati. Lampante l’esempio di Novara di Sicilia. Basta mortificare il nostro territorio!”

Sulla questione inceneritore nella Valle del Mela, “confidiamo nel piano paesaggistico. Crediamo comunque che la Regione Siciliana abbia lo scopo di vigilare ed eventualmente rafforzarlo. Auspichiamo una stretta vigilanza sulle tematiche ambientali, – concludono – relativamente anche alle industrie già esistenti. Ciò a stretta tutela delle popolazioni residenti nel comprensorio, spesso invischiate nella lotta contro malattie tumorali”.