Condividi:

Lo scenario non cambia anzi peggiora nella città del Longano, decoro urbano e situazione igenico-sanitaria ai limiti.

Come scrivevamo ieri, la gestione dei rifiuti e l’avvio della raccolta differenziata, con l’adozione delle isole ecologiche non registrano dati positivi non portando i risultati sperati, anzi le vie della città nelle ultime settimane sono sempre più in una continua emergenza ambientale.

Scene indecorose con le proteste reali e virtuali, attraverso Facebook il social più popolare diventata vera agorà di confronto e discussione, di molti cittadini alla vista delle micro-discariche a cielo aperto accatastati accanto ai cassonetti delle vie di centro e periferie. Una scottante questione, che vede Barcellona tra i comuni con la più bassa percentuale di differenziata del comprensorio, in cui manca una programmazione a medio e lungo termine e soprattutto una comunicazione efficace e capillare, specie nella fasce di anziani e non solo.

Sulla questione sempre più preoccupante è intervenuta nelle ultime ore, attraverso un post lanciato sulla Pagina FB, anche Legambiente del Longano con il presidente Carmelo Ceraolo: “La situazione a Barcellona Pozzo di Gotto diventa ogni giorno che passa sempre più insostenibile, urgono interventi correttivi in quanto la raccolta differenziata – spiega Cearolo – stenta a decollare e ridotto il territorio ad enormi discariche sparse su tutto il comune.

Sicuramente le pecche sono da imputare ad un servizio nato male e gestito male sotto tutti i profili, – continua – a cominciare dalla comunicazione, dalla consegna dei kit, dai rifiuti abbandonati non raccolti, che incentivano ulteriormente all’abbandono. Infine il prsidente dell’associazione ambientalista del Longano fa appello al sindaco Materia: “affinché intervenga presso la ditta che gestisce il servizio al fine di porre in essere interventi urgenti e correttivi, nonché predisponga un maggiore controllo del territorio al fine di arginare l’inciviltà che sta mettendo in ginocchio una città”.

Nel durante le isole ecologiche mobili poche per una città di circa 46 mila abitanti, tra 10-11 unità sparse nel territorio, risultano in questo avvio un vero flop, con i cassonetti stracolmi di rifiuti che fuoriescono dai comparti e anzi vengono accatastati fuori dall’IEC, con i cittadini-utenti impossibilitati a conferire e differenziare. Urge il buon senso e responsabilità dai cittadini ma serve a monte una programmazione e soprattutto comunicazione, utilizzando tutti i mezzi oggi a disposizione, che porti a livelli di raccolta, efficienza dignitosi di una ‘città civile e decorosa’. Per non andare molto lontano, prendere da modello Terme Vigliatore, ed ogni tanto imitare comuni virtuosi con vie, centro e periferie pulite e splendenti e un livello di raccolta differenziata eccellente, con percentuali che si attestano sul 64-65 per cento, cioè 6,5-7 utenti-cittadini su 10 sono consapevoli dell’importanza della differenziata e contribuiscono, con un abbattimento della Tarsu nei prossimi 3 anni di quasi il 40 per cento.