Condividi:

Nel pomeriggio di ieri, venerdì 14 giugno 2019, Rosalia Simone D’Aliberti ha presentato “Notte di San Giovanni”, libro edito da Giambra Editori che racconta la nostra bella terra di Sicilia. 

Si è trattato  dell’evento di chiusura della bellissima programmazione che ci è stata regalata dalla Biblioteca Comunale “Nannino Di Giovanni” di Barcellona Pozzo di Gotto, realtà viva che divulga il bello in forma di cultura. Ed anche in questa circostanza le attese non sono andate deluse.

Ha moderato l’incontro Maria Rosa Naselli, curatrice della Biblioteca, che ha introdotto la presentazione portando i saluti dell’Assessore Angelita Pino, assente in questa circostanza ma che ha voluto manifestare la propria vicinanza alla “Nannino Di Giovanni” contattando preventivamente le due curatrici Maria Rosa Naselli e Santina Salmeri manifestando loro stima e apprezzamento per quanto realizzato da settembre 2018 a giugno 2019.

Quindi ha relazionato sul testo della Simone D’Aliberti la Dott.ssa Valentina Certo, critico d’arte e scrittrice, la quale ha innanzitutto letto le sue stesse parole che poi sono state inserite dall’autrice Rosalia sulla quarta di copertina del libro: “Un romanzo travolgente ed appassionato, da leggere tutto d’un fiato. Versi che raccontano, con accento quasi verghiano, la nostra terra. Le descrizioni, attente e accurate, trascinano il lettore in una Sicilia d’altri tempi, quella fatta di profumi, di terra, di erbe aromatiche, di sguardi intensi, di tradizioni e folklore. Colpisce l’indagine psicologica dei personaggi, soprattutto della protagonista femminile, Lude, un’eroina contemporanea dalle mille sfaccettature: curiosa, coraggiosa, determinata ma anche fragile e malinconica. Un racconto che valorizza la bellezza di luoghi senza tempo – Milazzo, le isole Eolie, Tindari, scenografie magiche che rievocano il mito – dove le storie di uomini e donne che faticano, lavorano, amano, vivono, si intrecciano con le vicende e i cambiamenti sociali dell’isola.”

La Certo ha sottolineato d’esser rimasta colpita dalla protagonista che ha trovato coinvolgente, appassionata ed appassionante e dalla narrazione, con i luoghi del nostro cuore, nei quali la protagonista vorrebbe rifugiarsi. “Si tratta di un romanzo evocativo, della notte di San Giovanni avvertiamo tutti gli appigli, i profumi; v’è poi una passione trascinante e scene sognanti in una Sicilia d’altri tempi, con molto Verga, con diversità sociali” – afferma Valentina Certo – “ed il connubio fra folklore, tradizioni e religiosità”. La relatrice chiude così: “Ho amato sin dall’inizio questo romanzo e ho grande ammirazione per Rosalia, per la sua bravura e per la gentilezza, desidero ringraziarla per averci regalato un libro da leggere, soprattutto per le giovani generazioni.”

Infine l’atteso intervento dell’autrice Rosalia Simone D’Aliberti che ha ringraziato la Certo per le bellissime parole spese nei suoi riguardi, molto gratificanti ed ha sostenuto di aver fatto questo libro per il piacere di scrivere e per dare testimonianza soprattutto alle giovani generazioni di un mondo che era bellissimo nella sua semplicità. “Scrivere è per me una droga, la notte in particolare mi diletto”. È stato ricordato da un’amica dell’autrice che si tratta del secondo libro di Rosalia Simone che ne ha già scritto un primo sul tema della sicilianità.

Quindi è iniziato un interessante dibattito con varie domande poste dai presenti: Valentina Certo, dopo aver definito la protagonista del testo “eroina dei nostri tempi”, ha chiesto alla scrittrice se si fosse ispirata ad una persona realmente esistita e l’autrice ha risposto: “Sì, mi sono ispirata ad una nobile signora, delicata e malinconica, il cui marito era morto ad appena tre anni dalle nozze e lei il giorno dei funerali aveva giurato ‘dopo di te nessuno’. Un Amore che non finisce.” E relativamente ai luoghi la Simone ha rivelato di essere cresciuta a Furnari e quindi con gli occhi su Tindari, sulle Eolie.

Poi è nato un interessante confronto fra la signora-amica dell’autrice e Valentina Certo sulla combattività della protagonista che la prima non vede assolutamente identificandola come Sicilia attaccata alle proprie tradizioni ma statica anche socialmente, a differenza del fratello. Ci si è poi addentrati nella figura dell’autrice Rosalia Simone D’Aliberti che si occupa anche di lavori teatrali e la Naselli le ha augurato di poter presto pubblicare qualcosa anche in questo ambito mentre fra il pubblico anche Maria Sottile, originaria della vicina Falcone ha  ricordato la bellezza di Villa Arancia e  dei Baroni Donato. Un’altra domanda è stata relativa al perché questo romanzo è intitolato Notte di San Giovanni e la Simone ha risposto: “È morta mia mamma in questa notte, ma non esclusivamente per quello, anche per le tradizioni come lo sciogliere la cera ed i segni che lasciava avevano un significato per l’anno successivo. Valentina Certo ci ha fatto poi scoprire una chicca riguardo la copertina del libro: “Si tratta di un quadro pre raffaellita, l’anima della rosa, l’ho proposta io e per me è stato un vero onore che Rosalia l’abbia scelta, a mio modo di vedere è molto romantica ed esprime pienamente il senso più profondo del romanzo.

Infine ha preso la parola Maria Rosa Naselli la quale ha ringraziato tutti i presenti ed ha anche presentato la nuova arrivata alla “Nannino Di Giovanni” Alessandra Pirri, che da oggi si aggiunge al duo Naselli/Salmeri che già ben conosciamo ed apprezziamo. “Abbiamo scelto di presentare questo libro stasera perché fra qualche giorno ricorre la festa di San Giovanni Battista e ricordo ancora la tradizione del mettere la notte del 23 giugno dei petali di rosa in una bacinella, al mattino si prendeva quella che sarebbe stata l’acqua di rose per gli occhi.” La Biblioteca Comunale” Nannino Di Giovanni” ha voluto salutare il pubblico presente con un ormai abituale rinfresco di chiusura.