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Tessera preziosa del Mosaico Palermo“… Così è stata definita dal sindaco Leoluca Orlando la scrittrice, poetessa, giornalista Sara Favarò, ospite d’onore nella serata di ieri, sabato 13 luglio 2019, all’evento “I Giorni della Divulgazione della Cultura” organizzato dal Mo.Di.Cu. presieduto dall’artista Giuseppe Messina.

 

 

 

 

 

 

 

 

Sin dal mattino i pittori si sono dedicati ad una estemporanea mentre dal tardo pomeriggio si è entrati nel vivo della manifestazione con la presenza illustre della Favarò nel giardino dell’abitazione estiva del poliedrico artista Giuseppe Messina, che ogni anno regala alla propria città un appuntamento fra arte, musica, poesia, teatro ed in questa circostanza, dobbiamo evidenziarlo, anche grande giornalismo. Nel pomeriggio vi è stata la gradita visita istituzionale da parte dell’Assessore alla Cultura Avv. Angelita Pino accompagnata dall’esperto del sindaco Salvatore Scilipoti ed entrambi si sono complimentati con Giuseppe Messina per la meritoria iniziativa culturale che nobilita l’estate barcellonese.

Tornando alla serata Sara Favarò è stata presentata dal padrone di casa Giuseppe Messina: si sono conosciuti negli anni ’80 tramite il grande Ignazio Buttitta e da allora è nata una bellissima amicizia, come ha confermato la stessa Favarò, la quale ha ricordato i tempi del Cenacolo culturale insieme allo stesso Buttitta ed a Melo Freni, presente fra il pubblico “due grandi maestri, dai quali c’è da prendere esempio, e se oggi sono quella che sono è anche merito loro” ha affermato la scrittrice, che come dicevamo all’inizio è anche cantante, attrice e poetessa, una donna di cultura a tutto tondo.

A Barcellona Pozzo di Gotto abbiamo potuto ammirare la Sara Favarò giornalista che ha raccontato con spiccata passione civile la vicenda purtroppo ormai notissima dalle nostre parti ma anche nell’intero Paese, di Attilio Manca, barcellonese, eccellente urologo, “suicidato” a Viterbo ben 13 anni addietro perché divenuto testimone scomodo dopo aver operato l’allora boss latitante Bernardo Provenzano. Proprio “Il Suicidato” (Salvatore Insenga Editore) con la prefazione di Salvatore Borsellino, è il titolo del libro-intervista di Sara Favarò, la quale ha “sviscerato” Angela Manca, la mamma di Attilio, “una donna leggera come un fuscello e… forte come una montagna” per usare le parole della scrittrice. Un rapporto fra queste due grandi donne nato per esigenze professionali e divenuto nel tempo profonda e sincera amicizia.

Si tratta del quinto libro che parla del “Caso Manca” ma questo, e solo questo, ha una peculiarità non indifferente: qui tutta la vicenda viene vissuta dal punto di vista di una Madre. La Favarò ha narrato i fatti con dovizia di particolari il vissuto della Signora Manca, la sua strenua lotta contro i depistaggi continui, le omissioni, le assurde conclusioni dell’inchiesta. Per la Legge si è trattato di suicidio per overdose… aspettiamo la Giustizia. È intervenuta anche Angela Manca che ha parlato con grande amarezza di una sua “collega di sventura”, Augusta Schiera, la mamma dell’agente Agostino, scomparsa lo scorso febbraio. Quest’ultima la giustizia non l’ha vista e sulla sua tomba si legge “in cerca di giustizia oltre la vita”. La scrittrice e tutto il pubblico presente ha augurato ad Angela Manca di vedere presto trionfare Verità e Giustizia riguardo la morte dell’amato figlio.

Al di là della presentazione del proprio libro Sara Favarò si è confermato personaggio brillante, di grande spirito, con il sorriso sulle labbra ed una vitalità che traspariva anche dal suo abbigliamento colorato e di gran gusto, una degna ospite d’onore e va ringraziato Giuseppe Messina per averla invitata insieme ad Angela Manca a parlare di una vicenda così importante in un convivio culturale. Ciò fa onore a Messina perché anche la Cultura è importante che manifesti chiaramente da che parte sta.

A seguire vi sono state premiazioni e consegna di targhe ricordo, un momento musicale curato dal “Quartetto Classico” composto dal Maestro Alessandro Monteleone insieme a Juliano Parisi, Alessandro Previti e Daniele Ruta (Stasera Previti verrà sostituito da Angelo Forganni). Molto bello anche il recital di poesie che ha visto protagoniste Maria Morganti Privitera, Giulia Maria Sidoti, Teresa Vario, Pippo Giunta e Graziella Lo Vano.

Ieri erano tante le presenze importanti nel giardino di casa Messina, a partire dallo scrittore e giornalista Melo Freni accompagnato dalla moglie, alla già giornalista di “Repubblica” Alessandra Muschella, dalle docenti Michela Di Dio e Lina Valenti  al Dott. Massimo Sindoni, dall’esperto del sindaco Gaetano Mercadante alla Presidente dell’Associazione Culturale “FilicusArte” Caterina Barresi, da Nunziatina Freni a Pino Cordaro, da Dominga Sottile al Maestro Fabio Lisanti, dal Prof. Nino Quattrocchi e signora al pittore Giacomo D’Andrea all’editore Salvatore Insenga al Prof. Gino Manca, papà di Attilio, all’artista Maria Torre e sicuramente tanti altri che in questo momento saranno sfuggiti. Perfetta padrona di casa Nerina Messina che ha personalmente accolto ciascun ospite accogliendolo sin dall’ingresso.

Oggi si proseguirà con la seconda tappa e per tutto il giorno continuerà l’estemporanea di pittura mentre la serata si preannunzia di grandissimo livello con la messa in scena di due monologhi di Giuseppe Messina,  “La disperazione di Cassandra” e “La Collera di Odisseo”. Accompagnati dal flauto di Guido Siracusa reciteranno la bravissima attrice Rosemary Calderone e lo stesso Giuseppe Messina. Ancora una volta non mancherà la buona musica ed i momenti di convivialità che chiuderanno questa “due giorni” che si sta effettivamente confermando un evento culturale di successo.