Condividi:

Venerdì 15 febbraio 2019 a partire dalle ore 9.00 presso l’Aula Magna del Liceo Classico “Luigi Valli” di Via degli Studi a Barcellona Pozzo di Gotto si terrà la rappresentazione di due monologhi firmati da Giuseppe Messina, “Il tormento di Penelope”  e “La collera di Odisseo”. 

Si tratta di due fra i tanti poemetti che il poliedrico artista Messina ha dedicato all’Iliade e all’Odissea e che verranno eseguiti per gli studenti dell’Istituto barcellonese, un progetto subito sposato dalla Prof.ssa Domenica Pipitò, Dirigente dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Medi”. Si parte da “Penelope” con la maestria della talentuosa attrice Rosemary Calderone che ha già incantato una vasta platea di intenditori e non poteva essere altrimenti avendo avuto per maestro quel mostro sacro di Giancarlo Giannini. Seconda parte che vedrà in scena lo stesso autore Giuseppe Messina interprete di Odisseo. Previsto un commento musicale ad opera della flautista Laura Paone.

“Il tormento di Penelope” è quello che si potrebbe definire un lamento, una straziante preghiera rivolta alla dea Atena, in una notte insonne, tramite cui appare evidente sullo sfondo il dramma della guerra di Troia dalla quale, dopo venti anni, l’eroe  Odisseo non ha ancora fatto ritorno quando, intanto il suo palazzo è invaso dai principi proci che insidiano Penelope per estorcerle la promessa di matrimonio. Nelle parole della protagonista c’è tutto il dramma di una moglie indifesa in attesa dello sposo, c’è la grave preoccupazione per il figlio Telemaco esposto al pericolo di essere assassinato dai pretendenti proci, ma c’è anche il peso della solitudine di una donna che si crede ormai abbandonata persino dagli dèi, ma che non ha perso la certezza che il marito ritornerà, farà giustizia ed “emetterà terribile sentenza”.

“La collera di Odisseo” è manifestata nel discorso che l’eroe fa ai parenti ed amici dei proci che lui è stato costretto ad uccidere a conclusione del suo sofferto viaggio, a quei forsennati che, guidati da Eupite, il padre di Antinoo, si erano recati presso il palazzo di Odisseo per ottenere vendetta, ma sono stati fermati dall’intervento di Atena che ha messo fine ai tafferugli dopo la morte dello stesso Eupite ucciso dalla lancia di Laerte che era stato provocato. Il discorso di Odisseo è tutto un severo rimprovero: “Voi volevate vendicare i persecutori di mia moglie, di mio figlio, di mio padre, i prepotenti che, per anni, hanno invaso la mia casa!

L’appuntamento è quindi per il 15 febbraio e siamo certi che gli studenti apprezzeranno questo salto nella mitologia classica della quale Omero resta il creatore intramontabile.