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Partirà oggi pomeriggio, alle 18 da Piazza Duomo, la processione del simulacro in argento, opera dello scultore Lio Gangeri e niellata da Pietro Calvi. Un appuntamento che, annullando la distanza temporale tra i tempi antichi e l’oggi, ha la funzione di rinnovare una Tradizione che risale all’origine del Cristianesimo, quando all’annuncio di Paolo e del primo gruppo di credenti in Cristo, la città si convertì.

Bisogna risalire al 42 d.C per recuperare le tracce più antiche di questa Festa: durante uno dei suoi viaggi di annuncio della Parola, Paolo giunse a Messina trovando una città spiritualmente pronta alla conversione. Fu proprio in questa occasione che Paolo parlò ai messinesi di Maria, la madre di Cristo.

In seguito, un gruppo di ambasciatori messinesi, accompagnati proprio da San Paolo partì alla volta di Gerusalemme per fare visita a Maria, che li accolse offrendo la sua benedizione.
Girolamo Origgiano, Marcello Benifacite, Ottavio Brizio e il centurione Mulè, questi i nomi di coloro che intrapresero il lungo viaggio verso la Palestina, dove incontrarono la Vergine il 3 giugno dell’anno 42.

Il viaggio di ritorno verso le coste peloritane si concluse nel settembre dello stesso anno, con la Lettera contenente una benedizione per la città e la sua popolazione, scritta in ebraico e legata con una ciocca dei suoi capelli:

“Maria Vergine, figlia di Gioacchino, umilissima serva di Dio, Madre di Gesù Crocefisso, della tribù di Giuda, della stirpe di Davide, salute a tutti i Messinesi e benedizione di Dio Padre Onnipotente. Ci consta, per pubblico strumento, che voi tutti con fede grande avete a noi spedito Legati e Ambasciatori e confessate che il nostro Figlio, generato da Dio, sia Dio e uomo, e che dopo la sua risurrezione salì al cielo, conoscendo voi la via della verità per mezzo della predicazione di Paolo Apostolo eletto. Per la qual cosa, benediciamo voi e la stessa città, della quale Noi vogliamo essere perpetua protettrice.. Da Gerusalemme”

Buona festa a tutti

Livia Di Vona