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“Le periferie urbane delle grandi città siciliane sono fra le più pesantemente colpite dal previsto blocco del bando per le periferie, votato nell’ambito del cosiddetto “Milleproroghe”.


Un danno complessivo che supera certamente i 300 milioni di euro, se si tiene conto delle risorse aggiuntive pubbliche e private che tutti gli enti coinvolti avevano già reperito e messo a disposizione. Solo a Palermo ad esempio, il progetto RUIS per la riqualificazione urbana e la sicurezza, prevede complessivamente 50 interventi per oltre 180 milioni.

Ma è un danno che colpisce in modo indiscriminato le tre aree metropolitane di Palermo, Catania e Messina e le città di Enna, Caltanissetta, Agrigento, Ragusa, Siracusa e Trapani.
Se davvero “prima gli italiani” viene da chiedersi, “quali italiani?!” Certamente non quelli che vivono nelle periferie delle grandi città!

Per questo i sindaci siciliani e l’ANCI Sicilia fanno propria la battaglia di ANCI nazionale perché si giunga alla revoca di questa norma e perché più in generale su tutto quanto riguarda gli interventi per e con i comuni, vi sia un dialogo e una concertanzione fra Governo, Parlamento ed enti locali e non provvedimenti calati dall’alto.” Lo ha dichiarato Leoluca Orlando