Siglato l’accordo con le associazioni venatorie a Palazzo Zanca
Stamani, alla presenza dell’assessore Massimiliano Minutoli, con delega ai Servizi al cittadino, e del dirigente Salvatore De Francesco, si è proceduto alla stipula dei protocolli d’intesa con le Associazioni venatorie legalmente riconosciute del territorio (Unione Nazionale Enal Caccia – Pesca – Tiro, A.N.U.U. Migratoristi, Artemide Caccia e Ambiente, Federazione Caccia Regioni d’Europa, Federazione Siciliana della Caccia, Italcaccia-Italpesca, Nazionale Libera Caccia, Caccia-Pesca-Ambiente-Sicilian
CASO DI FAVISMO: DIVIETO DI COLTIVAZIONE E VENDITA DI FAVE E PISELLI NEI PRESSI DELLA SCUOLA PRIMARIA DI GALATI MARINA, IN VIA NAZIONALE E CONTRADA CANALE A SANTA MARGHERITA
Con ordinanza sindacale, a tutela della salute di un minore affetto da favismo, è stato disposto il divieto di coltivazione di leguminose fresche (fave e piselli), per un raggio di 300 metri, e di vendita degli stessi prodotti alimentari, anche in forma ambulante per un raggio di 150 metri, dalla scuola primaria di Galati Marina dell’istituto comprensivo Santa Margherita a Giampilieri Superiore, per tutto il periodo di frequenza della minore. La disposizione stabilisce inoltre, a spese dei proprietari, l’estirpazione e la distruzione delle piantagioni di leguminose già sviluppate eventualmente presenti nel raggio di metri 300 in linea d’aria dalla scuola frequentata dal minore, e il divieto assoluto di introduzione nel plesso scolastico dei legumi anche crudi, unitamente alla eliminazione di fave e piselli dal menù predisposto dalla struttura scolastica, qualora ne ricorra il caso. Il provvedimento emesso oggi conferma i medesimi divieti per un raggio di 300 metri in linea d’aria e la vendita in forma sfusa, nell’area di 150 metri, dall’abitazione del minore, in via Nazionale 130 a Santa Margherita, ed in quella di residenza del genitore in contrada Canale, sempre a Santa Margherita. In osservanza all’odierno provvedimento, il Corpo della Polizia municipale dovrà procedere al controllo e vigilanza nei confronti di coloro che non ottemperino alle misure disposte con denuncia all’Autorità giudiziaria in conformità all’art. 650 del Codice Penale, e provvedere altresì, avvalendosi del supporto operativo del Dipartimento Autoparco, allo smantellamento coattivo di eventuali coltivazioni a spese a carico delle parti interessate ai terreni. Si ricorda inoltre l’obbligo per gli esercizi cittadini, che commercializzano fave e piselli freschi, l’esposizione di idonei cartelli che riportino in modo visibile, chiaro e leggibile, la dicitura “Attenzione zona rischio di crisi emolitica da favismo, derivante dalla vendita di leguminose fresche (fave e piselli) sfuse”, come previsto dal provvedimento sindacale n. 59 del 23 marzo 2012.