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Non soddisfa e non risolve la questione, la risposta pervenuta dall’ANAS con la nota datata 26.06.2019, in atti al prot. n. 31514 del 27.06.2019, con la quale fornisce riscontro alle osservazioni avanzate dalle Amministrazioni comunali di Barcellona PG. e Terme Vigliatore, sulla viabilità alternativa che ANAS aveva pianificato per consentire lo scorrimento dei flussi veicolari lungo la S.S. 113 durante il periodo di interruzione al transito di Ponte Termini reso necessario dall’esecuzione del previsto intervento di consolidamento.

Nelle medesima nota viene comunicata anche la diversa soluzione che verrebbe adottata per rispondere alle osservazioni avanzate dai sindaci dei Comuni coinvolti, rispettivamente Roberto Materia e Domenico Munafò.
“Ebbene, rinnovato l’apprezzamento ad ANAS per l’intervento sul Ponte Termini, – si legge nella nota di Palazzo Longano – certamente indispensabile ed improcrastinabile, e manifestato pari apprezzamento per l’interesse che essa ha tempestivamente inteso dimostrare nei confronti delle esigenze rappresentate dalle comunità locali coinvolte, coevamente, tuttavia, non ci si può esimere dal rimarcare che la nuova soluzione proposta – interdizione al transito del ponte e deviazione del flusso veicolare sull’A20 ME/PA – sebbene di immediata realizzazione, non appare minimamente risolutiva rispetto alle difficoltà e ai disagi che andranno a gravare sulle comunità e sul tessuto produttivo dell’intero comprensorio.
La soluzione, in buona sostanza, non risolve la vicenda. Gli svincoli autostradali che saranno utilizzati, infatti, distano tra loro circa 11 km.
Ad essi, per calcolare la maggior distanza da percorrere rispetto ad oggi per compiere uno spostamento all’interno della zona interessata, occorre aggiungere anche il percorso da fare lungo la viabilità ordinaria, per cui – al limite – un percorso che normalmente sarebbe stato di circa due chilometri, con la soluzione proposta da ANAS potrebbe diventare di circa venti.
Ma non è neanche questo il nodo fondamentale della questione, che resta infatti quello della sicurezza comprensoriale complessiva – in un comprensorio, peraltro, indubitabilmente ad alto rischio – la quale, già oggi gravemente menomata dalla viabilità ridotta lungo la strada provinciale litoranea (ponte sul torrente Mela e ponte sul torrente Longano), sarebbe ulteriormente vulnerata dall’interdizione di Ponte Termini per il non breve periodo previsto di circa un anno.
Si conferma, allora, che una soluzione più adeguata dovrà essere individuata in quel tavolo tecnico che abbiamo già richiesto con le note precedenti – menzionate da ANAS nella sua in riferimento – il quale, secondo quanto é stato assicurato per le vie brevi dagli Organi della Regione Siciliana che sono stati attivati e con i quali in questi ultimi giorni si é intrattenuta una fitta dialettica informale, dovrebbe tenersi in tempi abbastanza rapidi.
In ragione di quanto sin qui riferito, vorrà dunque codesta Società rinviare ogni valutazione e decisione circa la viabilità alternativa agli esiti del tavolo tecnico, evitando al contempo di assumere gravose responsabilità nei confronti delle comunità locali per scelte, quelle proposte, non condivise da esse e dai loro rappresentanti”.