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Prima gli exit poll, poi le prime proiezioni reali man mano che affluivano i primi dati dai seggi del Paese, è apparso sempre più chiaro il risultato di questa tornata elettorale in Italia: un vero e proprio trionfo della Lega e di Matteo Salvini.

Inutile girarci intorno, la Lega sfonda il muro del 30 per cento ed addirittura si attesta sul 34, cosa impensabile anche nelle più rosee aspettative del Ministro dell’Interno. La cosa ancor più clamorosa è che a questo risultato si associa il crollo del Movimento 5 Stelle che invece scende sotto il 20 facendosi superare dal Partito Democratico a guida Zingaretti, che diventa il secondo partito italiano. Forza Italia e Fratelli d’Italia si attestano sotto il 10 per cento ma il partito di Giorgia Meloni incrementa molto i propri voti e adesso insieme alla Lega potrebbe essere maggioranza sovranista in Italia.

Salvini non si smentisce ed a caldo si è fatto fotografare mentre stringeva un cartello con scritto: “Primo partito in Italia, grazie”. Poi ha fatto una diretta Instragram per sottolineare che il suo è “il primo partito in Italia, si cambia in Europa”. Quindi il ministro dell’Interno si è presentato in conferenza stampa con tanto di crocifisso in mano. Lo stesso che aveva esibito in piazza Duomo che ha baciato anche questa volta in diretta televisiva. “Non cambia nulla per il governo” – Salvini ha confermato fiducia al governo con il M5s: “Abbiamo subito attacchi quotidiani vergognosi, però la vita reale è più forte degli attacchi virtuali. Non useremo questo voto per un regolamento di conti interni, il mio avversario era e rimane la sinistra. Gli alleati di governo sono amici e da domani che si torna a lavorare serenamente”, ha detto il leader della Lega, spiegando che “non chiederemo mezza poltrona in più in Italia”. Poi però ha avvertito: “Chiedo un’accelerazione sul programma di governo. A livello nazionale non cambia nulla”. E tra i punti elencati dal ministro dell’Interno, ovviamente, ci sono i provvedimenti bandiera del Carroccio: “Il decreto sicurezza, le grandi opere, Tav”.

Subito dopo ha parlato anche il segretario del Pd Nicola Zingaretti, il quale si è prima compiaciuto per l’avanzata del partito sottolineando poi che il successo della Lega che si prospetta in Italia sarà pressoché ininfluente a livello europeo in quanto la maggioranza è ben salda nelle mani dei gruppi Europeisti. Ed in effetti questa è l’altra notizia del giorno: i Sovranisti sfondano in Italia, in Francia, in Ungheria, ma nel futuro Parlamento Europeo saranno sempre in minoranza rispetto ai Popolari ed ai Socialisti che probabilmente si uniranno ai Liberali. Da sottolineare infine la grande avanzata dei Verdi in Germania, dove adesso sono addirittura il secondo partito. Luigi Di Maio, a quanto apprende l’Adnkronos ha dichiarato a caldo: “Scontiamo l’astensione del Sud”. Poi, rivolto ai pentastellati: “Ora testa bassa e lavorare, ma restiamo pur sempre l’ago della bilancia”.

Un flash sul risultato nella città di Messina prima di chiudere: totalmente in controtendenza rispetto al dato nazionale i messinesi danno il primo posto al Movimento 5 Stelle con il 25 per cento delle preferenze, subito seguito da Forza Italia che sfiora il 20 probabilmente per la candidatura messinese dell’assessore Dafne Musolino voluta dal sindaco Cateno De Luca. La Lega di Salvini è terza con il 18.27 e supera il Pd che a Messina scivola e si attesta come quarto partito con il 17.39 dei voti. Sotto il 10 Fratelli D’Italia di Giorgia Meloni che correva con due i candidati messinesi Ciccio Rizzo e Maria Fernanda Gervasi.