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Sono stati arrestati gli autori del furto avvenuto lo scorso mese di maggio ai danni di Maria Tindara Palano, un’anziana di Falcone.

I carabinieri hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti di Giuseppina Fiaschè, 18 anni, Angela Sesta, di 20 e Antonino Bona, di 18, tutti di Melilli in provincia di Siracusa. Il giovane è ritenuto responsabile, a vario titolo, di furto aggravato in concorso ai danni dell’anziana vittima. Il provvedimento restrittivo, emesso dal Giudice delle Indagini Preliminari del tribunale di Patti, su richiesta della locale Procura della Repubblica, guidata dal Procuratore Angelo Cavallo, scaturisce da una complessa attività di indagine, sviluppata dal maggio di quest’anno dalla compagnia dei carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto, i cui esiti hanno consentito di documentare l’operatività del gruppo di truffatori – con base nella Provincia di Siracusa ma attivi in tutta la zona orientale dell’Isola.

Le investigazioni hanno permesso di documentare come gli indagati, agendo in pieno giorno ed anche in aree frequentate da altre persone, siano stati in grado di individuare l’anziana vittima presso la fermata degli autobus e creare con la stessa un legame di fiducia presentandosi come medici della previdenza sociale, rappresentandole la possibilità di usufruire, dopo essere stata sottoposta ad un’apposita visita medica domiciliare, di sgravi fiscali sull’acquisto delle medicine assunte. In quell’occasione l’avevano convinta a salire a bordo della loro autovettura facendosi condurre, dopo averla rassicurata sulla loro buona fede simulando una telefonata ad un parente stretto della anziana donna, presso il suo appartamento. Giunti presso l’appartamento della vittima, mentre le due false dottoresse entravano in casa, il terzo complice le attendeva all’esterno a bordo di un’autovettura con il compito di “palo”.

Le due donne iniziavano la visita rimuovendo i gioielli indossati dall’anziana e, mentre una delle due svolgeva la finta visita medica tenendo così impegnata la vittima, l’altra provvedeva a depredare l’abitazione asportando tutti i monili in oro, compresa la fede nuziale, nonché la somma contante di 700 euro. Le due donne dopo essersi impossessate di tutti i valori custoditi in casa, con la scusa di avere dimenticato in auto l’apparecchio per misurare la pressione, si sono allontanate dall’abitazione senza più farvi ritorno. Dopo alcuni minuti, la vittima non vedendole tornare ha compreso di essere stata raggirata e si è resa conto di essere stata derubata.

E’ stato così possibile risalire agli autori grazie all’acquisizione dei filmati delle telecamere di video sorveglianza di vari esercizi commerciali del paese, alle testimonianze di passanti che avevano notato l’autovettura con a bordo i tre soggetti che si aggiravano per il centro abitato di Falcone, ed infine all’acquisizione di tabulati di traffico telefonico dei telefoni cellulari in uso agli arrestati.

Pamela Arena