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Iniziano i sopralluoghi da parte della Regione Siciliana per avviare gli interventi di bonifica di sette vecchie discariche dismesse dell’Isola. La prima verifica è avvenuta all’ex discarica di Mazzarrà Sant’Andrea dove, però, non è stato invitato il sindaco di Furnari che, com’è noto, è il comune più penalizzato dalla presenza dell’invaso.

Infatti, pur ricadendo nel territorio di Mazzarrà Sant’Andrea, l’ecomostro si trova a cinquecento metri dal centro abitato di Furnari ed è proprio in questo comune che i cittadini per molti anni hanno continuato a subire disagi e danni personali, economici e ambientali. Un’esclusione che ha fatto scatenare la pronta reazione del sindaco Maurizio Crimi, che con una nota aveva chiesto di poter partecipare all’incontro tecnico in rappresentanza della propria comunità, ma senza ricevere alcuna risposta.

“La mancanza di riscontro dimostra come le Autorità Regionali ad oggi sconoscano i rischi dell’invaso per i cittadini di Furnari – dichiara Crimi -. Viene definita discarica di Mazzarrà Sant’Andrea ma la stessa si trova a ridosso del confine del nostro comune. Tutte le conseguenze negative dell’ammasso in termini d’impatto ambientale, miasmi, rischio d’inquinamento delle falde acquifere che alimentano l’acquedotto civico sono tutti a carico dei cittadini di Furnari.
L’approccio alla problematica attuato dalla Regione Siciliana, sebbene meritevole e fattivo, rischia di diventare parziale e di pregiudicare, nelle linee attuative che saranno individuate, gli interessi del comune che rappresento, l’unico ente del comprensorio a subire direttamente gli effetti dannosi dell’invaso.
E’ chiaro – conclude il sindaco -, che il protrarsi di una situazione come quella sopra descritta mi spingerà ad avviare tutte le iniziative necessarie per tutelare gli intessi dei miei cittadini”.
Pamela Arena