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Sulla questione inceneritore nella Valle del Mela il Comitato dei cittadini denuncia l’assordante silenzio dei principali candidati del Centrodestra ai quesiti da loro proposti, prendono così forza sospetti sulla politica regionale e nazionale.

“A volte il silenzio è più eloquente di mille parole – spiegano in una nota – La scorsa settimana abbiamo inviato due quesiti sull’inceneritore del Mela ai candidati locali per le elezioni politiche di Domenica prossima. Il termine è scaduto martedì 27, anche se qualche ritardatario ha risposto anche il giorno successivo.

I quesiti non erano volti solo a far esprimere una generica posizione sull’inceneritore, bensì a far assumere un concreto impegno per cercare di scongiurare l’autorizzazione dell’inceneritore, tramite pressioni sul governo attuale o futuro.

Nel complesso hanno risposto la maggioranza dei candidati interpellati. Questi ultimi andranno senz’altro richiamati al rispetto della parola data a partire dal 5 Marzo, ma intanto risalta il pesante silenzio dei principali candidati del Centrodestra: Nino Germanà (in “pole position” nel listino di Forza Italia alla Camera), Maria Tindara Gullo (candidata alla Camera per l’uninominale) e Urania Papatheu (candidata al Senato per l’uninominale), che non hanno risposto ai quesiti, sebbene più volte sollecitati.

Quali sono i motivi di questo silenzio? Forse a loro non interessa scongiurare l’inceneritore? Non interessa difendere il territorio che vorrebbero rappresentare?

O forse temono di non poter mantenere un simile impegno? Forse sanno che un eventuale governo di centrodestra da loro sostenuto sarebbe propenso a concedere l’autorizzazione ad A2A?

Bisogna dire che altri candidati di Centrodestra hanno invece mostrato vivo interesse sulla questione e hanno preso un chiaro impegno a battersi contro ogni possibile autorizzazione all’inceneritore, qualora eletti. Tuttavia tali candidati (Elisabetta Formica di Forza Italia, Giuseppe Sottile di Fratelli d’Italia e Marina Trimarchi della Lega) si trovano al secondo o terzo posto nelle rispettive liste, e quindi la loro elezione è molto più incerta o improbabile rispetto a quella di Germanà, Gullo e Papatheu.

Insomma c’è il rischio concreto che in un’eventuale maggioranza di centrodestra nessun parlamentare vorrà (o potrà) battersi per scongiurare l’inceneritore.

Se a questo aggiungiamo il fatto che il Presidente Musumeci da più di due mesi scivola sulla richiesta di incontro dei Sindaci della Valle del Mela, vengono avvalorati i sospetti che nella cabina di regia del centrodestra siciliano o nazionale ci sia qualche pezzo grosso che, a dispetto dei vari proclami, l’inceneritore del Mela lo voglia eccome.

I sindaci della Valle del Mela avrebbero semplicemente voluto coinvolgere Musumeci nell’interlocuzione con il Governo Gentiloni. Musumeci ha infatti chiesto ed ottenuto da Gentiloni i poteri speciali per la gestione dei rifiuti, ma a quanto pare non ha speso una parola sulla questione dell’inceneritore del Mela. Insomma, è come se la cosa non gli riguardasse: eppure i voti dalla Valle del Mela li ha presi eccome.

Negli altri schieramenti hanno invece risposto positivamente ai nostri quesiti la gran parte dei candidati interpellati del M5S e di LeU, nonchè i candidati PD alla Camera Pietro Navarra e Giuseppe Laccoto.

A questi ultimi in particolare abbiamo chiesto di avviare un’interlocuzione con l’attuale governo affinchè bocci l’inceneritore (il governo Gentiloni sarà infatti ancora in carica per almeno un mese dopo le elezioni, e non è escluso che la questione verrà trattata a Marzo). Quindi a partire dal 5 Marzo pretenderemo da Navarra e Laccoto, specie se saranno eletti, il rispetto del loro impegno”.