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Il vicepresidente del consiglio comunale Nino Interdonato interviene sulla questione delle cartelle pazze con un’interrogazione, sottoscritta dai colleghi di partito (Sicilia Futura) Daria Rotolo e Piero La Tona, per chiedere a De Luca come mai il comune di Messina non aderisca alla rottamazione di multe e tributi locali. È già la terza volta che viene introdotta dai vari governi.

“Il testo del Decreto approvato dal  Consiglio dei Ministri il 5 Aprile c.a. prevede tra le ultime novità la riattivazione della rottamazione di multe e tributi locali, possibile solo a seguito di apposita deliberazione del Consiglio Comunale – spiega Interdonato – La rottamazione-ter, per i debiti iscritti a ruolo nel periodo compreso tra il 2000 ed il 2017, si estenderà anche a multe, ingiunzioni e cartelle di pagamento relative ad Imu, Tasi e Tari, nei Comuni che non hanno affidato i ruoli a Equitalia, quale è in parte il Comune di Messina”.

In particolare, Interdonato chiede al sindaco “se non ritiene opportuno valutare tale possibilità e in caso positivo predisporre apposita delibera da sottoporre al Consiglio Comunale  al fine di estendere i benefici della rottamazione-ter ai cittadini messinesi”, anche perché  la delibera va approvata entro il 4 giugno, e che il Comune “è stato oggetto del caso ‘Cartelle pazze’, in relazione al tributo Imu, cui sono seguite piogge di richieste di annullamento a seguito di una errata imposizione tributaria, imputabile ad una frettolosa strategia di iscrizione a ruolo del tributo entro il 31.12.2018, al fine di evitare la prescrizione del tributo stesso”.

Livia Di Vona