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La prima commissione consiliare presieduta da Antonio Foti ha trasmesso all’ufficio di Presidenza la proposta di delibera sul Consorzio di gestione dell’area marina protetta senza però esprimersi sull’argomento. Ogni decisione è stata delegata all’Aula, ma nel corso delle tre sedute sono emerse perplessità sia su alcuni punti della proposta (cinque emendamenti sono stati presentati dal consigliere Pippo Midili) sia sull’opportunità di affrontare la questione prima di conoscere l’esito della pronuncia del Tar.
Il consigliere Andaloro ha invece ancora una volta contestato la commissione che a suo dire non sarebbe legittimata ad operare.
Gli emendamenti di Midili – allegati al presente comunicato – riguardano la durata del Consorzio (non sino al 2026 ma per 20 anni), la nomina dei Revisori dei Conti (non scelto ma nominato secondo quanto previsto dalla normativa vigente) e la durata del mandato del presidente e del Cda (tre anni e non cinque, sempre rinnovabili).
Le altre due modifiche proposte riguardano le caratteristiche dei componenti che devono avere comprovata esperienza tecnica ed amministrativa ed economica in materia di aree naturali protette e biodiversità, nella salvaguardia della natura e dell’ambiente. «Ma – scrive il consigliere – non può essere nominato componente del comitato di gestione, o ricoprire incarichi nell’Amp, chi ha incarichi di qualsiasi genere e natura con il Comune di Milazzo, con l’Università di Messina o con l’associazione Marevivo, anche a titolo gratuito. Ed ancora chi è sprovvisto del diploma di laurea o chi, in alternativa, non abbia acquisito e dimostri comprovata esperienza e conoscenza nel campo della biologia marina».