La questione Filippo Sottile trova la parola fine, con il ritiro ufficiale delle dimissioni. La decisione delle dimissioni del vicesindaco e assessore al bilancio Filippo Sottile, prima ‘dichiarate’ attraverso una conferenza e poi non formalizzate al sindaco Materia che le aveva subito respinte, ha alimentato non poco il dibattito politico, trovando le critiche dell’opposizione e non solo.
La vicenda arriva alla fine nel pomeriggio di oggi con l’ufficialità del ritiro delle dimissioni attraverso una nota stampa di Sottile che cerca di spiegare le ragioni del passo indietro: “Benché non fossi per nulla d’ accordo con la decisione di passare all’opposizione del gruppo consiliare – afferma il vicesindaco – che ho rappresentato nella giunta, ho ritenuto essere mio preciso dovere rassegnare le dimissioni e lasciare gli incarichi che avevo ricevuto rimettendoli nelle mani del sindaco. Con dispiacere, devo confessare, perché non è mio costume non portare a termine gli impegni presi, nè tanto meno abbandonare gli amici nei momenti di difficoltà sebbene strumentali e artificiose e dunque destinate a dissolversi. Mi parve pure di avere svolto con dignità il compito intrapreso facendo sempre del mio meglio con sentimenti di responsabilità e tenendo conto degli interessi veri della Città. Perciò dare le dimissioni mi pareva quasi un tradimento, ma pure un passo necessario. E l’ho fatto, se pure a malincuore con una conferenza stampa. Tuttavia non ho avuto il tempo di formalizzarle – chiosa Sottile – perché il Sindaco Roberto Materia è tempestivamente intervenuto respingendole con decisione ribadendomi la sua personale stima come pure l’apprezzamento per il mio operato e dunque confermandomi la sua fiducia. Preso atto della ferma volontà del Sindaco dopo una breve pausa di riflessione, nell’ interesse della città e nel rispetto degli impegni assunti, – conclude la nota – ho deciso di riprendere con rinnovata lena i compiti che il Sindaco mi ha incaricato di svolgere considerando un onore rimettermi al servizio della comunità”.
