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Nei giorni scorsi, i finanzieri della Tenenza di Patti hanno sequestrato 1.400 litri di gasolio
agricolo privi della prevista documentazione di accompagnamento e l’autocarro utilizzato per
il trasporto. Il responsabile è stato deferito all’Autorità Giudiziaria pattese per le violazioni
penali in materia di accise.

Più nel dettaglio, una pattuglia della Fiamme Gialle, nell’ambito di uno specifico servizio di
controllo economico del territorio e di repressione dei traffici illeciti, ha fermato un autocarro
in transito che trasportava, nella parte posteriore, merce voluminosa accuratamente
nascosta con un telone.
Le successive attività di riscontro hanno permesso di accertare la presenza di tre fusti in
metallo di 200 Litri cadauno ed una cisterna con pistola erogatrice, di 800 Litri, contenenti
gasolio agricolo, prodotto petrolifero che gode di un particolare regime di agevolazione sulle
imposte. A specifica richiesta, tuttavia, il trasportatore non è stato in grado di esibire la
documentazione di supporto prevista dalla Legge.
Inoltre, dagli approfondimenti condotti sull’autocarro, i finanzieri hanno avuto modo di
verificare che anche il serbatoio era rifornito dello stesso prodotto.
A consuntivo dell’attività svolta, pertanto, sono stati sottoposti a sequestro tutti i contenitori
di gasolio agricolo per complessivi litri 1.400 ed il mezzo utilizzato per l’illecita pratica,
mentre il conducente è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Patti
per le riscontrate violazioni in tema di detenzione ingiustificata e trasporto del prodotto
petrolifero previste nel D.lgs 504/1995 (Testo unico delle disposizioni legislative concernenti
le imposte sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative).
L’attività testimonia la costante attenzione che il Corpo riserva alle frodi nel settore delle
accise e delle altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi al fine di contrastare
l’illecita commercializzazione di prodotti agevolati.
Anche tale tipologia di evasione produce, infatti, effetti negativi per l’economia, in quanto
ostacola la normale concorrenza fra imprese, danneggia le risorse economiche dello Stato e
accresce il carico fiscale sui cittadini onesti.