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Conflitto aperto tra il Presidente dell’OPI, Ordine delle Professioni Infermieristiche, e la Consigliera Giovanna Bicchieri, la quale invoca una maggiore e più concreta attenzione al ruolo espletato dagli Infermieri, che ancora oggi, purtroppo si trovano molto spesso a dovere lavorare in condizioni di assoluto demansionamento professionale.

“L’OPI – dichiara la Consigliera-, oggi ha l’obbligo morale di scrivere le prime righe di una nuova pagina di storia, e non può assolutamente permettersi di ridurre il proprio ruolo esclusivamente ad un ente di formazione.”

Bicchieri con una nota datata 7 giugno 2019, ha rappresentato e lamentato, quella che a proprio avviso, potrebbe configurarsi come una cronica carenza di tutele da parte dell’OPI ai propri iscritti, ed inoltre l’insostenibile situazione lavorativa in cui spesso operano i Colleghi Infermieri, che lavorano nell’ambito della Sanità Pubblica e Privata.

“Ritengo doveroso rappresentarle, nella veste di Componente il Consiglio Direttivo dell’OPI, quanto più volte richiestole verbalmente, in merito alla insostenibile situazione lavorativa dei Colleghi Infermieri, che operano nell’ambito della Sanità Pubblica e Privata – scrive Giovanna Bicchieri al Presidente nella nota del 7 giugno – In particolare faccio rilevare la carenza se non addirittura la completa assenza nelle strutture sanitarie di personale addetto alle mansioni tecnico alberghiere, e nel caso di talune Case di Cura Private anche in mancanza di personale ausiliario, soprattutto nelle ore notturne”.

“Addirittura – continua Bicchieri – nelle strutture private, molte volte gli Infermieri, non soltanto appaiono numericamente sottodimensionati, ma sovente, si ritrovano in turno da soli e, senza alcuna altra figura professionale dedicata alla pulizia delle sale di degenza ed alla sanificazione dell’ambiente, anche in quei casi più estremi in cui vi siano perdite o fuoriuscite di liquidi organici che invece ne richiederebbero la presenza. A mio avviso i colleghi che denunciano situazioni di probabile demansionamento professionale, ancorché effettuate nei modi e nei termini consentiti dalla legge, devono essere appoggiati e tutelati dall’OPI che, invece, non ha ritenuto, finora, prendere posizione.”

A conclusione della nota, Bicchieri esorta il Presidente ad inserire l’argomento al primo punto dell’ordine del giorno del prossimo Consiglio Direttivo, al fine di stabilire insieme, i nuovi obiettivi da raggiungere ed i necessari strumenti di programmazione e controllo, ma purtroppo tale richiesta viene disattesa.

Infatti il Presidente dell’Ordine, ribatte dicendo che sostanzialmente non rientra tra i compiti istituzionali dell’OPI la difesa delle condizioni lavorative degli infermieri e che da quando egli si è insediato alla presidenza non ha mai lasciato inascoltate le richieste pervenute dagli iscritti e che quanto asserito da Bicchieri è da ascriversi piuttosto ad un attacco politico, visto che i due sono rappresentanti sindacali di due sigle diverse ma operanti nel medesimo settore della sanità.