Condividi:

Non si è fatta attendere la reazione del sindaco di Terme Vigliatore, dott. Domenico Munafò, in merito alla recente scelta presa dal dirigente scolastico dell’IC di Terme Vigliatore ed espressa in una nota, di sospendere il servizio scolastico concesso ai bambini anticipatari, coloro cioè che non hanno ancora compiuto il terzo anno di età.

Scelta che ha suscitato diversi malumori tra i genitori degli alunni, che hanno prontamente manifestato il loro dissenso. Il Dirigente Scolastico ha tuttavia, nella lettera inviata ai genitori degli interessati, additato le responsabilità all’amministrazione comunale, ribadendo che pur non avendo alcun obbligo in merito, ha deciso di accettare l’iscrizione di bambini anticipatari per andare incontro alle esigenze dei genitori ed in attesa di un supporto dall’amministrazione stessa. Supporto che a suo dire è mancato, relativamente sia di personale che materiale specifico, considerando tra l’altro che vista la provvisoria chiusura -del plesso di San Biagio , lo spazio a disposizione per ospitare i circa 60 bambini è poco sufficiente sia per motivi igienico sanitari che di sicurezza. La decisione è stata tra l’altro presa in via provvisoria in attesa di ulteriori riscontri.

Questa mattina, tramite una lettera indirizzata al DS stesso, all’ufficio scolastico regionale (a.t. prov. Di Messina) ed al comando dei Carabinieri di Terme Vigliatore, il primo cittadino ha chiarito la posizione dell’Ente in merito:
“L’Amministrazione comunale ritiene innanzitutto di esprimere il proprio sostegno alle famiglie dei bambini che giorno 7/11/2018 sono stati esclusi dalla frequenza delle rispettive scuole dell’infanzia, con un solo giorno di preavviso, su iniziativa maturata dal Dirigente Scolastico Prof.ssa Enrica Marano inaudita altera parte”.
Il sindaco di seguito, chiarisce come la scelta da parte del DS è avvenuta unilateralmente senza aver coinvolto l’amministrazione comunale, a cui poi sono state imputate tutte le responsabilità. L’amministrazione scolastica nel corso del corrente anno ha inoltrato alla casa comunale solo due richieste, riporta la lettera: “la prima riguardante la disponibilità di locali e dotazioni idonee sotto il profilo dell’agibilità e funzionalità, ai sensi del DPR n.89/2009, richiesta soddisfatta dall’amministrazione comunale che ha concesso i medesimi locali adibiti a scuola dell’infanzia, perfettamente idonei a tale utilizzo;
La seconda riguardante “personale di supporto ai bambini anticipatari, per i plessi della scuola dell’infanzia”. Il sindaco Munafò puntualizza, nella lettera come nonostante l’art 2 del DPR n.89/2009, “non impegni l’Amministrazione Comunale a fornire personale, ma solo locali, ossia strutture”, l’amministrazione ha ugualmente e senza alcun obbligo di legge deciso di soddisfare la richiesta e fornire all’Istituzione scolastica 3 unità di personale di supporto.
“Avendo pertanto riscontrato positivamente tutte le richieste avanzate dal Dirigente Scolastico, inerenti all’oggetto che ci occupa, risulta incomprensibile come la Prof.ssa Marano abbia potuto motivare la sua decisione unilaterale di sospendere la frequenza scolastica degli alunni anticipatari, sulla base di una presunta mancanza del comune”.
In conclusione della nota, il sindaco pur ribadendo la piena disponibilità a collaborare con l’istituzione scolastica nel trovare un’idonea soluzione, e chiedendo delucidazioni in merito ad ulteriori condizioni che, se soddisfatte, permetterebbero agli alunni anticipatari la prosecuzione della frequenza scolastica, “diffida il Dirigente scolastico ad astenersi per il futuro alla diffusione di informazione non corrispondenti al vero e lesive dell’immagine dell’Ente, e si riserva di intraprendere qualsiasi iniziativa a tutela di quest’ultimo e di tutti gli alunni interessati”.