Condividi:

Coraggio, passione, dedizione e tenacia sono i veri artefici di un cartellone che spazia dalla lirica alla prosa, dalla musica alla danza, riconoscendo nel teatro greco di Tindari il vero centro propulsore di quella metis che si fa multiforme espressione dell’arte. Anche quest’anno, inoltre, la kermesse mantiene la sua qualità itinerante, facendo tappa in alcuni luoghi simbolo della millenaria storia pattese: dalla Villa Pisani di Patti Marina al convento di San Francesco, dal Santuario della madonna bruna all’area archeologica di Tindari, unendo performance, arte, storia, teatro, musica e cultura in nuovi progetti trasversali.

«La mia, la nostra – afferma ancora Anna Ricciardi – é stata una R-esistenza in cui la forza e l’amore per questo teatro sono stati fondanti e propulsivi. Ma chiediamo alle istituzioni di non lasciarci soli, vorremmo per i prossimi anni che Tindari fosse più “raggiungibile”, senza filtri burocratici ed economici che ci isolano irrimediabilmente». Doveroso il ringraziamento ai soggetti interlocutori: la Sovrintendenza (fino a pochi giorni fa diretta da Orazio Micali e adesso da Mirella Vinci), il neodirettore del parco archeologico, Salvatore Gueli, e gli assessorati regionali dei Beni Culturali e del Turismo.

«Per il 63esimo anno consecutivo – è il commento del sindaco Mauro Aquino – ritorna l’appuntamento irrinunciabile con il Tindari Festival, l’evento culturale più importante e coinvolgente del territorio. Ancora una volta, nonostante le crescenti difficoltà, avremo la possibilità di ammirare ed ascoltare prosa, musica, danza ed opera nella più spettacolare cornice teatrale del mediterraneo. Ma grazie al Tindari Festival sarà possibile scoprire, anche quest’anno, altri straordinari luoghi della nostra città: dai Laghetti di Marinello al Centro Storico, dall’Arena di Villa Pisani alla spiaggia di Patti Marina. E anche quest’anno il Tindari Festival torna a produrre un evento unico nel suo genere, dedicato alla memoria del compianto prof. Sebastiano Tusa: Tyndaris Augustea, un coinvolgente viaggio indietro nel tempo e nei luoghi della antica città dei Dioscuri. Ancora una volta, dunque, Patti & Tindari si propongono ai propri cittadini e ai numerosi turisti come culla di arte e bellezza, in un duplice binomio indissolubile che le rende semplicemente uniche».

«Tindari – afferma il neo assessore al Turismo, Cesare Messina – è una realtà più unica che rara. Storia e natura ci hanno consegnato un luogo incantevole, coinvolgente. Tindari è punto d’incontro di fede, arte e cultura, leggende e tradizioni, natura incontaminata e suggestivi paesaggi. Sempre attuale e sospesa tra la venerazione per la Madonna Bruna e le sue millenarie pietre. Ecco l’essenza stessa del “ Tindari Festival”, giunto alla 63esima edizione. Onorare un così “ingombrante” patrimonio culturale e storico non è cosa da poco, ci vuole amore, passione, perseveranza e rispetto: qualità che il sindaco, l’amministrazione comunale, il direttore artistico e gli uffici hanno profuso senza risparmio di energie. Il “Tindari Festival” è come una “porta d’ingresso”, attraverso cui scoprire e riscoprire gli innumerevoli e straordinari luoghi che Patti offre a visitatori e ospiti. Luoghi per i quali tutti siamo chiamati a dare il nostro contributo. Come neo-assessore al Turismo ringrazio quanti si sono prodigati per impreziosire la città di Patti e il comprensorio con un evento di elevata bellezza e suggestione».

Il programma dettagliato della kermesse sarà reso noto durante la conferenza stampa di sabato 20 luglio.