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“Oggi è una giornata storica per la comunità di Scala che finalmente avrà la sua scuola.” Con queste parole il sindaco di Torregrotta, Corrado Ximone ha ufficialmente dato il via alla cerimonia di consegna dei lavori per la realizzazione della struttura destinata ad ospitare i piccoli studenti della scuola elementare e materna della frazione. Affiancato dalla giunta al completo, dal RUP, Ing. Salvatore Ballì, dal progettista e direttore dei lavori, Ing. Pietro Anastasi e dal Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo Torregrotta, Prof.ssa Alma Legrottaglie, il primo cittadino ha sottolineato più volte l’importanza del momento. “Dal 1993, anno del mio primo mandato di consigliere comunale, ho avuto modo di riscontrare come la problematica di questo edificio scolastico rientrasse (senza alcuno sbocco utile) nei programmi elettorali di tutte le compagini che si fronteggiavano nelle elezioni amministrative.” Nel suo discorso Ximone ha pure ricordato come al percorso avviato dalla precedente amministrazione, che ha colto al volo l’opportunità fornita a suo tempo dal Cipe nell’ambito della riprogrammazione delle risorse residue 2007/2013 del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione assegnate alla Regione Siciliana, egli abbia dato il suo contributo sostenendo in Consiglio comunale le ragioni della richiesta di variante urbanistica e di un migliore inserimento del manufatto nel tessuto urbano con il potenziamento della rete viaria della zona.

“L’idea di avviare una progettazione preliminare è nata nel 2011, dunque ancor prima dell’avvio del bando da parte della regione – ha dichiarato il vice sindaco, Nino Caselli – dalla constatazione dello svantaggio degli studenti di Scala. Avremmo voluto che il percorso si potesse concludere in tempi più brevi, ma ciò non è stato possibile per via dei numerosi ostacoli frapposti da Palermo.”

Il costo del progetto è pari a euro 3. 307.985,62 di cui 2.846.862,39 finanziati dal CIPE. Importante, per il raggiungimento della somma complessiva, il contributo di euro 417.770,00 offerto da Terna S.p.A. quale misura di compensazione e riequilibrio ambientale legato alla realizzazione dell’elettrodotto “Sorgente – Rizziconi” entrato in esercizio nel 2016. A ciò si aggiunge la cifra di 43.345,23 impegnata direttamente dal comune. L’Arch. Pietro Vicentini, responsabile Centro Sud Area Tirrenica – Gestione Processi Istituzionali, Autorizzazioni e Concertazione, presente all’odierna cerimonia, ha dichiarato come per Terna sia una grande soddisfazione vedere che opere utili e di pubblico interesse prendono vita, concretamente, grazie ai suoi fondi di compensazione e riequilibrio ambientale. “La soddisfazione è maggiore – ha aggiunto – quando le opere sono legate in qualche modo ai giovani, alla loro formazione, crescita e sviluppo.”

Alle ditte “Salvo Mangano srl” e “Sikelia Costruzioni spa” vincitrici, in raggruppamento temporaneo, dell’appalto, il compito adesso di dare il via ai lavori e completarli entro il termine di 360 giorni.

Lungo e travagliato l’iter per la realizzazione dell’edificio, avviato dopo il 23 dicembre 2013, data in cui l’Assessorato dell’istruzione e della Formazione Professionale della Regione, con decreto del dirigente generale approvò “l’avviso pubblico interventi per l’edilizia scolastica – delibera CIPE 94/2012”. Il comune di Torregrotta vi partecipò tempestivamente, ottenendo soltanto a febbraio 2016 l’ammissione al finanziamento richiesto. A giugno dello stesso anno l’Assessorato Territorio ed Ambiente della Regione Siciliana approvò la variante al PRG vigente, relativa al cambio di destinazione urbanistica in “edilizia scolastica” dell’area interessata dal progetto. Ritardi su ritardi che hanno messo a serio rischio l’erogazione della somma, nonostante, come evidenziato da una corposa corrispondenza con la Regione, non fossero addebitabili all’ente locale, bensì alla Regione stessa. Il braccio di ferro con Palermo è proseguito fino ai giorni nostri, obbligando il comune a presentare un ricorso al Tar per l’annullamento, previa sospensione, di un provvedimento del Dirigente del Servizio XI del Dipartimento dell’Istruzione e Formazione Professionale che definanziava l’opera per il mancato rispetto del termine del 31 dicembre 2017 per il raggiungimento dell’obbligazione giuridicamente vincolante (OGV). L’OVG, come evidenziato nel ricorso, è stata assunta soltanto 22 giorni dopo il termine, per cause non imputabili al comune, che nonostante le difficoltà è riuscito a sbloccare definitivamente l’iter.