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È stato posto nei giorni scorsi nei fondali del mare di Ustica un cuore di marmo per ricordare la figura dell’archeologo ed ex Assessore ai Beni Culturali della Regione Sicilia Sebastiano Tusa. Alla cerimonia erano presenti anche i familiari dell’archeologo, la moglie Valeria Li Vigni con il figlio Andrea, e il sindaco di Ustica Salvatore Militello.

Esattamente un anno fa Sebastiano Tusa era in visita ufficiale nella nostra Barcellona Pozzo di Gotto, ove toccò i principali luoghi culturali cittadini, dal Museo Epicentro al Museo Etnoantropologico “Cassata”, dal Teatro Mandanici ai Giardini Oasi dove venne inaugurata una piazzetta intitolata alla madre.

Per chi come noi ha avuto l’opportunità di conoscerlo anche se per poco tempo, non stupisce che Sebastiano Tusa abbia lasciato un’impronta del proprio passaggio. Una persona che impressionava per la semplicità con cui si approcciava agli altri, senza vantarsi o far pesare il ruolo istituzionale che ricopriva.

Ci si chiede perché proprio lì un cuore messo nel fondale del mare? Ma perché Tusa amava  il mare e l’isola palermitana di Ustica. La scultura è stata commissionata a Giacomo Rizzo dal Presidente della Regione Nello Musumeci. Il cuore è stato posto all’inizio del percorso archeologico subacqueo durante la 60 edizione della Rassegna Internazionale Subacquea tenuta dal 1 al 7 giugno 2019 dedicata proprio all’illustre studioso scomparso il 10 marzo scorso nel tragico incidente aereo in Etiopia.

“Il cuore di Sebastiano Tusa – afferma con emozione l’assessore al Territorio Toto Cordaro, che in rappresentanza del governo regionale ha ricordato il collega di giunta nel corso della manifestazione che per tanti anni il compianto assessore aveva guidato – continuerà a pulsare fra quei tesori del mare che, grazie alla sua competente dedizione e alla sua geniale intuizione, costituiscono oggi, e per sempre, patrimonio di tutti”.