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Con un ridicolo rimpallo di responsabilità, nè il governo nè la regione vogliono sottoporre il Piano inceneritori alla VAS (Valutazione Ambientale Strategica). Sembrerebbe una barzelletta se non fosse che a rischio c’è la salute di centinaia di migliaia di siciliani. Visto la palese illegittimità della pretesa di escludere dalla VAS il Piano inceneritori, abbiamo inviato alla Regione una diffida affinchè blocchi l’iter del Piano.

“Alcuni mesi fa l’Assessore regionale Contraffatto ha elaborato un Piano che prevede almeno 6 inceneritori in Sicilia, di cui uno in provincia di Messina, sebbene distinto dal mega-inceneritore “privato” proposto da A2A nella Valle del Mela.

Il Piano della Contraffatto è stato elaborato su impulso del Piano inceneritori del governo Renzi, approvato con il DPCM 10 Agosto 2016.

La normativa ambientale prevede che tutti i piani di questo tipo, prima della loro approvazione, debbano superare una procedura di valutazione che coinvolge pubblico ed istituzioni, chiamata VAS (Valutazione Ambientale Strategica).

Tuttavia il Dipartimento regionale acqua e rifiuti ha cercato una scorciatoia, chiedendo l’esclusione dalla VAS del Piano inceneritori.

Ridicole le motivazioni della richiesta: il Piano in questione risponderebbe a delle presunte prescrizioni disposte a conclusione della VAS del Piano rifiuti siciliano più di due anni fa. Peccato che leggendo tali prescrizioni non si trovi traccia dei 6 inceneritori previsti nel Piano della Contraffatto. Inoltre la Regione ha già ottemperato a tali prescrizioni nel Gennaio 2016, approvando un “Adeguamento” del Piano rifiuti che non ha nulla a che vedere, e che anzi è in contrasto, con il Piano inceneritori della Contraffatto.

Ma i paradossi non finiscono qui.

La scorciatoia perseguita dal Dipartimento rifiuti siciliano è del tutto simile a quella tentata dal suo omologo nazionale un anno fa. Ma al governo non andò bene, perchè l’esclusione dalla VAS fu negata dalla Direzione per le valutazioni ambientali dello stesso Ministero dell’Ambiente.

Dopo questa batosta il governo approvò comunque il decreto inceneritori, giustificando il mancato espletamento della VAS con la scusa che il Piano governativo rappresenterebbe solo un indirizzo programmatico per le Regioni: secondo il decreto è alle Regioni che spetta il compito di recepire tale indirizzo e di sottoporlo alla VAS.

Adesso però anche la Regione non vuole fare la VAS. Ed ogni scusa è buona, anche se inventata: nel Piano inceneritori della Regione si arriva ad affermare che è stato il Piano del governo ad essere stato sottoposto a VAS (cosa palesemente falsa), e che quindi sottoporre a VAS il suo recepimento non è necessario.

Insomma questa VAS non la vuole fare nessuno:

il governo dice: io non ne faccio, dovranno farla le regioni;

la regione risponde: io non ne faccio, l’ha fatta già il governo (figurati).

Sembrerebbe una barzelletta se non fosse che a rischio c’è la salute di centinaia di migliaia di siciliani.

Considerata la manifesta illegittimità della procedura in corso e della richiesta di escludere dalla VAS il piano inceneritori della Regione, abbiamo inviato all’Assessore Croce ed al Dipartimento regionale dell’Ambiente una diffida affinchè l’esclusione non venga concessa, riservandoci in caso contrario di intraprendere un’azione legale. Invitiamo tutte le associazioni interessate a fare altrettanto.”