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Venerdì 6 giugno 2025, alle ore 18.00, presso l’Auditorium del Parco Urbano “Maggiore La Rosa” di Barcellona Pozzo di Gotto, si terrà la presentazione del volume Barcellona Pozzo di Gotto: feste e tradizioni della Prof.ssa Rosa Rita Bruno, pubblicato da Edizioni Smasher.

L’opera, attesa e di indubbio valore documentario, raccoglie e restituisce alla collettività una tessitura rituale e simbolica che ha segnato per decenni il volto identitario della città del Longano. Si tratta della pubblicazione di una tesi di laurea redatta nel lontano 1969 presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Messina e discussa sotto la guida del celebre etno-antropologo Aurelio Rigoli (1933–2024), pioniere dell’Etnostoria e fondatore dell’omonimo Centro Internazionale a Palermo.

L’autrice, con rigorosa metodologia etnografica, ha raccolto le testimonianze dirette di numerosi informatori locali, restituendo, con sguardo lucido e sensibilità filologica, usanze e ritualità oggi in parte scomparse o trasformate. Il volume si inserisce a pieno titolo nel solco degli studi demologici inaugurati da Giuseppe Pitrè e proseguiti da Cocchiara e Salomone Marino, offrendo un contributo insostituibile alla memoria culturale barcellonese.

Ad aprire l’incontro saranno i saluti istituzionali del Sindaco Pinuccio Calabrò, dell’Assessore alla Cultura Angelita Pino, dell’Assessore alla Pubblica Istruzione Filippo Recupero, e della Rettrice dell’Università della Terza Età Tanina Caliri.
A introdurre i lavori sarà il Prof. Francesco Speciale. Seguiranno gli interventi dell’architetto Marcello Crinò, dell’editrice Giulia Carmen Fasolo e dell’autrice Rosa Rita Bruno.
L’evento sarà ulteriormente arricchito dalla presenza del cantastorie Fortunato Sindoni e dei Visillanti di “Cristo che porta la croce”, testimoni viventi del patrimonio immateriale cittadino.

Rosa Rita Bruno, classe 1944, barcellonese di nascita, ha attraversato l’Italia come insegnante di materie letterarie, per poi fare ritorno in Sicilia, dove ha concluso la propria carriera scolastica nella Scuola Media “Ugo Foscolo”. Donna di teatro, amante delle lettere e della tradizione, ha sempre concepito la cultura come esercizio di cura, ascolto e trasmissione.