A seguito delle nuove scoraggianti disposizioni previste nella Legge di stabilità del governo Renzi in merito alle Zone Franche Urbane per le aree meridionali, il sindaco di Barcellona Roberto Materia non ci sta, comprendendo l’importanza delle agevolazioni della ZFU sull’economia cittadina e del comprensorio. Il primo cittadino passa al contrattacco e si appella alla deputazione regionale rappresentante la provincia messinese affinchè si trovino le necessarie soluzioni. “Nell’odierna edizione della “Gazzetta del Sud” un dettagliato articolo riferisce dello “scippo” fatto dal Governo nazionale in danno di Barcellona Pozzo di Gotto e delle altre aree meridionali – si legge nella nota comunale – per effetto dell’intervento di rimodulazione del finanziamento delle Zone Franche disposto nel quadro della recente Legge di Stabilità per il 2016.
E’ bene ricordare che il percorso della “Zona Franca Urbana del Longano” si avvia con la deliberazione della Giunta Nania n. 320/2008 e mira a consentire alla rete produttiva locale di accedere alle misure di sostegno per le aree svantaggiate disposte dalla legge n. 296/2006.
Con quella iniziativa, e grazie all’impegno di chi ha contribuito al suo successo, – sottolinea Materia – oltre 500 imprese e professionisti del nostro Comune hanno goduto di interventi di sostegno concessi nella forma di sgravi fiscali per un importo complessivo di quasi nove milioni di euro.
E’ superfluo soffermarsi sull’importanza che una misura come questa assume per l’imprenditoria locale, soprattutto nel contesto attuale in cui le dinamiche del quadro economico generale conducono ad un peggioramento dell’atavica situazione di depressione delle aree del Centro Sud.
Appena il 5 ottobre 2015, poi, per il tramite dell’Anci chiedevo il rifinanziamento di tale misura per un importo almeno pari a quello già concesso.
Cosa fa, invece, il Governo nazionale per contrastare la congiuntura sfavorevole, certamente peggiorata rispetto al momento in cui la misura di sostegno é stata concessa?
Semplice, anziché rifinanziare le iniziative già in corso e di elaborarne di nuove, anche in funzione anticongiunturale, per continuare a sostenere le regioni dell’“Obiettivo Convergenza”, dunque le aree a minor sviluppo del territorio nazionale, distoglie le risorse disponibili – e già assegnate – per destinarle ad altre zone, guarda caso del Nord.
Invito allora tutta la rappresentanza parlamentare della nostra Regione – ed in particolare quella della nostra Provincia – ad adottare urgentemente ogni iniziativa possibile nei confronti del Governo nazionale, – conclude – affinché corregga rapidamente questa palese penalizzazione del nostro territorio e del nostro tessuto produttivo, rimuovendo quella condizione di “assenza” che si é registrata in sede di approvazione della Legge di Stabilità 2016″.