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Si è tenuta giovedì 24 agosto 2017 a Barcellona Pozzo di Gotto la “Notte al Museo”. Nel bellissimo Museo Etnoatropologico “Nello Cassata” di contrada Manno, lo stesso Museo insieme alla Pro Loco “Nomos di Manno” ed all’Associazione Culturale Cannistrà  hanno organizzato un evento che ha riscosso un notevole successo.

Tantissimi i visitatori e gli estimatori che sin dalle ore 19,00 sono giunti al Museo ed hanno girato per le pienissime stanze alla scoperta di tantissimi oggetti raccolti nel corso degli anni dal padrone di casa, il Dott. Franco Cassata, e da Santino Lombardo dell’Oikos che gestisce il Museo.

Guida impeccabile Nino Costa mentre Enzo Napoli illustrava la Mostra di incisioni. Una importante realtà del territorio il Museo Cassata che ha vissuto una notte all’insegna dei Saperi e dei Sapori. Al crepuscolo la gente presente è aumentata ed il Presidente della Pro Loco “Nomos” Nino Costa ha dato in benvenuto agli ospiti intervenuti.

Da dire che sono stati coinvolti nell’evento il Museo Didattico “Foscolo” con la presenza dell’artista incisore Enzo Napoli, il Museo Epicentro con il suo Direttore Nino Abbate e la già citata Associazione Culturale Cannistrà  che può essere definita un Ecomuseo, col Presidente Vincenzo Mirabile e con Tonino Privitera.

L’Assessore alla Cultura Ilenia Torre ha portato i saluti dell’Amministrazione comunale evidenziando come importante sia la collaborazione, necessaria per dare buoni frutti. È intervenuto Enzo Napoli che ha illustrato i vari lavori di incisione eseguiti da suoi allievi e da colleghi (tra i quali il pittore e incisore Pietro Cordici di Sant’Agata Militello) erano esposti all’ingresso del Museo. Napoli ha quindi presentato l’ospite d’onore dell’evento, il Maestro Togo (Enzo Migneco), che per l’occasione ha fatto omaggio al Museo Cassata di una sua incisione. A seguire la Vice Presidente della “Nomos di Manno” Nunzia Giaimis ha tracciato una introduzione sullo sciamanesimo, prima dell’attesa e coinvolgente  Performance “Lo Sciamano di Gala” di Nino Abbate e Salva Mostaccio. Il giudice Cassata ha donato a Peppino Lucchesi una copia della Domenica del Corriere con la prima pagina dedicata a Moser e Saronni.

Presenti personalità della cultura e del giornalismo, da Melo Freni a Tanina Caliri, dal Prof. Genovese a Marcello Crino’,da Maria Morganti Privitera a Giulia Maria Sidoti,  da Francesca Romeo a Giuseppa Turiano, che segue eventi culturali nel messinese ed è giunta dal capoluogo con alcuni suoi concittadini. Parecchi anche gli artisti dal Maestro Orlando “Roland” Crisafulli a Tonino Gelo alla pittrice Loredana Aimi. Presenti inoltre  l’editore Pierangelo Giambra  , l’arch. Luigi Lo Giudice e l’arch. Andrea Cristelli responsabile della galleria “PROgetto CITTÀ ” ed esperto del Sindaco. Il giudice Cassata ha ricevuto in dono dall’antiquario Mimmo Caliri un ferro da stiro in miniatura che i nobili del tempo portavano in carrozza nei loro viaggi per un rapido accomodamento. Rinnovato il gemellaggio con Barcellona di Spagna, dove nel 1957 si recò una delegazione del nostro comune della quale faceva parte insieme allora Sindaco Santalco,  Nello Cassata  (a cui il Museo è intitolato) in qualità di Assessore alla Cultura. Nel corso della serata è stato distribuito ai presenti un volantino a firma “Corda Fratres” per sensibilizzare i responsabili regionali sullo sfacelo sia gia’ praticato che annunciato dell’ospedale di Barcellona P.G.

Dai Saperi si è quindi passati ai Sapori e sono stati imbanditi più tavoli ricchi di pietanze al gusto siciliano, dalla pasta alla norma, alla caponata, dalle melanzane ripiene alla parmigiana di melanzane. Sostanzioso il buffet di dolci, con gli immancabili cannoli e le cassate o i gelatini e molto altro ancora.

Chiudiamo con un aneddoto raccontato da Franco Cassata: “Un giorno arrivò una chiamata nel mio ufficio e vollero parlare con me, era una signora, moglie di un fabbro che annunciava in dialetto che il marito era morto e se voleva avrebbe messo a disposizione del museo oggetti interessanti. Io risposi in italiano anche perché ero attorniato da parecchie persone. Ad un certo punto la signora mi fa, ‘ma lei è u giudici Cassata, chiddu chi ricogghi cosi vecchi?’ “. Morale del racconto è che per molti il museo era inteso come un deposito di roba vecchia senza comprendene l’importanza che realmente ha! La grande ironia e simpatia manifestata da Cassata ci deve invece far comprendere come questa sia una delle realtà più belle di Barcellona P.G., un luogo da pubblicizzare per far sì che da fuori si possa venire qui amando non solo il sole ed il mare ma anche l’immenso patrimonio di storia, arte, tradizioni e cultura.

(Foto di Gianluca Abbate)