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La UIL-FPL, Segreteria Provinciale di Messina, con una lettera inviata nei giorni scorsi a diversi soggetti istituzionali, tra i quali il Presidente della Regione e l’Assessore regionale della Salute, oltre che il Direttore Generale dell’ASP di Messina, è tornata sulla questione della funzionalità del Pronto Soccorso Generale del nosocomio barcellonese per evidenziarne le criticità.

Nell’ottica della difesa dei diritti dei cittadini, anche l’Amministrazione comunale si è unita all’iniziativa con un’ulteriore nota inoltrata alle stesse Autorità regionali.
“In tale nota – prot. n. 18862 datata 03.04.2018, inviata a mezzo mail – è stata anche affrontata più ampia questione della funzionalità della sanità pubblica comprensoriale – si legge nella nota comunale – e rinnovata al nuovo Assessore Regionale della Salute, On.le Ruggero Razza, la richiesta d’incontro già avanzata sul finire dello scorso anno per affrontare tale questione in un contesto di condivisione con tutto il comprensorio, i sindaci dei comuni del Distretto socio-sanitario e le stesse Forze sociali.
Nella stessa lettera si è anche fatto appello ai parlamentari regionali locali eletti nel comprensorio, On.li Calderone, Galluzzo (componenti della Commissione Sanità all’A.R.S.) e Catalfamo, a sostenere le iniziative di difesa dell’ospedale e del diritti dei cittadini.
Si riporta di seguito il testo della nota inviata:
“E’ pervenuta nei giorni scorsi la nota con cui la Segreteria Provinciale di Messina della UIL-FPL ha sollevato una volta ancora la questione dell’organizzazione e dunque della funzionalità del Pronto Soccorso Generale del P.O. di Barcellona Pozzo di Gotto, in essa definito “Reparto fantasma”.
In realtà non si può non condividere l’iniziativa di quell’Organizzazione Sindacale, come non si possono non condividere incondizionatamente le ragioni che la sottendono, legate all’efficienza della rete ospedaliera e dei servizi che essa é in grado di offrire alla comunità del comprensorio.
Si tratta di questioni ampiamente note a tutti, sulle quali in tanti si sono esercitati in questi ultimi anni senza tuttavia che a questi sforzi corrispondessero adeguate risposte dagli Organi regionali.
In diversi abbiamo affermato e ribadito, purtroppo inascoltati, che la comunità del comprensorio di riferimento dell’Ospedale Riunito di Milazzo-Barcellona ammonta complessivamente ad oltre 150.000 residenti, cui si aggiungono i flussi stagionali, e che il modello organizzativo di sanità pubblica concretamente realizzato appare assolutamente inidoneo ad assicurare ai cittadini livelli minimi di assistenza.
Il modello attuato dagli Organi regionali, lungi dal realizzare un’effettiva razionalizzazione delle strutture sanitarie con benefici in termini di costi ed efficienza, si é risolto, per quel che concerne il nostro comprensorio, esclusivamente in una spoliazione di servizi, in maggior misura in danno del presidio barcellonese ormai del tutto privo delle strutture minime per poterlo chiamare “ospedale”.
Ma v’è di più, giacchè il modello pervicacemente perseguito dagli Organi regionali ha di fatto smantellato gran parte della rete sanitaria pubblica di tutta la fascia tirrenica della provincia di Messina che oggi risulta non più in grado, nel suo complesso, di soddisfare le esigenze minime dei cittadini.

Basti pensare a tal fine – per fare un solo esempio – che con la soppressione dell’Unità di Urologia nel presidio di Barcellona Pozzo di Gotto, questa branca specialistica é totalmente “scomparsa” in tutto il territorio della provincia da Messina a S. Agata Militello, a differenza di altre e più ristrette aree del territorio regionale dove l’offerta sanitaria, al contrario, s’incrementa.
E’ inutile soffermarsi in disamine che alla luce di quanto si é detto sin qui e dei contenuti dei provvedimenti regionali e degli atti aziendali adottati risultano ormai pleonastiche, per concentrarsi invece sulle cose da fare e condurre un serio riesame del modello organizzativo che é stato costruito, cogliendone le opportunità ed evidenziandone le criticità, per disegnare una nuova e realmente efficiente rete sanitaria territoriale.
In questo scenario la questione del Pronto Soccorso Generale del P.O. di Barcellona Pozzo di Gotto – che nonostante tutto continua a registrare oltre 20.000 accessi annuali – e con esso dell’intera area dell’emergenza/urgenza, assume certamente un ruolo dominante ma allo stesso tempo non esaurisce la questione, che attiene, nel suo complesso, al “cosa fare” in ordine all’offerta di sanità pubblica, alla costruzione di un’organizzazione che risponda allo stesso tempo ed in pari misura ai principi di economicità ed efficienza e che sia in grado di fornire adeguate risposte ai bisogni dei cittadini in ordine a un’esigenza primaria e a un diritto costituzionalmente protetto.
Certamente partendo dalla gestione dell’area dell’emergenza/urgenza.
Per tali ragioni faccio appello agli On.li Calderone e Galluzzo, componenti della VI Commissione, Sanità e Servizi Sociali, dell’Assemblea Regionale Siciliana, ma anche all’On.le Catalfamo, che ha sempre manifestato particolare sensibilità verso il tema in argomento, di farsi autorevoli portavoce innanzi alle Autorità regionali in ordine all’aspettativa di questo comprensorio di ricevere dignitosi livelli di assistenza sanitaria e di avere assicurato quel diritto alla salute che la Costituzione della Repubblica tutela all’articolo 32 anche come “interesse della collettività”.
All’On.le Assessore Regionale della Salute, cui la presente è altresì diretta, rinnovo, poi, l’invito già inoltrato sul finire dello scorso anno 2017 ad un incontro con tutti i sindaci del Distretto socio-sanitario 28, con gli stessi parlamentari e con le Forze Sociali, utile a rappresentare le aspettative di questa comunità nella prospettiva dell’adozione di correttivi alla rete ospedaliera regionale.
Faccio anche invito al Sig. Direttore Generale dell’A.S.P. di voler evitare, per quanto possibile, ogni ulteriore intervento sull’organizzazione dei servizi che possa risultare idoneo a depotenziare l’offerta di sanità pubblica nel comprensorio, e a Barcellona Pozzo di Gotto in particolar modo, sino a quando non si sarà tenuto il richiesto incontro.
All’On.le Presidente della Regione faccio preghiera di voler adottare, insieme allo stesso Assessore regionale della Salute, ogni iniziativa utile ad assicurare l’equa distribuzione dei servizi sanitari nel territorio della Regione e all’interno della sua comunità.
Nella certezza dell’attenzione che tutti vorranno prestare ad una tematica così sensibile e nell’attesa di ricevere conferma del richiesto incontro, porgo saluti di viva cordialità.”