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Lo scorso sabato 9 giugno 2018 si è svolto a Barcellona Pozzo di Gotto l’evento denominato “Placido Mandanici… fu un irrequieto: un po’ come tutti gli artisti”.

Parliamo della presentazione e dello svelamento, presso il Teatro Mandanici, di una vera e propria chicca, ovvero l’importantissimo pannello sul quale è presente la biografia, altre informazioni e foto del musicista barcellonese Placido Mandanici. Lo scritto è di Gioacchino Bartolone, primo biografo del musicista e vi è inserita proprio la frase sull’irrequietezza del Mandanici, che ha dato il titolo alla serata.

Due i momenti di questo particolare appuntamento: si è partiti con la presentazione dell’evento presso il Foyer del Teatro, curata dall’esperto dell’Amministrazione comunale Gaetano Mercadante con l’ausilio di Marcello Crinò, che è sceso nei dettagli storici. Mercadante ha introdotto il tema della serata illustrando le modalità quasi casuali del ritrovamento del prezioso documento e quindi lo steep successivo ovvero la scelta di concerto col Sindaco Materia di pubblicizzarlo ed attenzionare ulteriormente la città sul celebre musicista e sul suo primo biografo.

A seguire sono intervenuti lo stesso primo cittadino, l’Assessore Torre ed il Segretario Generale Catania, che hanno tutti lodato la recente stagione teatrale, rivelatasi un successo, auspicando che anche le future soddisfino il pubblico.

Quindi l’analisi storica da parte di Marcello Crinò che ha toccato i punti salienti della vita di Mandanici ed anche dello stesso Bartolone. Contemporaneo ed amico di grandi musicisti quali Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi, Morlacchi, Mercadante, Ponchielli, Paganini, non aveva nulla da invidiare a questi ma forse fu proprio il vivere nella medesima epoca di primo ‘800 a far si che fosse definito un “artista minore”. È stato ricordato come fosse stato il poeta e parlamentare di Novara di Sicilia Michele Bertolami a scrivere l’epitaffio per Placido Mandanici, suo grande amico.

Riguardo il biografo Bartolone, fu medico e giornalista. Parecchie notizie ci sono giunte di prima mano dal figlio Loris, ultranovantenne tutt’ora vivente a Messina e che ha inviato un video saluto a Barcellona Pozzo di Gotto, proiettato nel foyer.

Non poteva mancare la presenza in teatro di Placido Mandanici in forma di musica: i Maestri Antero Arena al violino e Maria Assunta Munafò al pianoforte hanno eseguito con abile maestria “Sulle tue fredde ceneri”, “La melanconia” e “La cavatina” dalla Griselda.

La prima parte dell’evento si è chiusa con la consegna degli attestati ai giovani che hanno collaborato nel corso della stagione appena conclusa alla gestione del Teatro Mandanici. Da evidenziare come lungo i corridoi del teatro fosse presente un originale allestimento di Marcello Crinò, collage di articoli e foto su Placido Mandanici in forma di tappeto.

La seconda parte è stata proprio la svelatura del pannello all’ingresso del Teatro, nella parete di fronte la biglietteria e protagonisti di questo momento, che ha chiuso un appuntamento molto seguito dalla città, il Sindaco Roberto Materia ed Carmelo Bartolone, figlio di Loris e nipote del biografo Gioacchino Bartolone.