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L’emergenza rifiuti nella città del Longano non cessa, tra cumuli di spazzatura riversate in ogni via tra centro e periferia con micro-discariche, disagi dei cittadini ‘a caccia’ dell’Isola Ecologica Mobile, le polemiche presenti sui social e per la strada, i ‘consigli’ di Legambiente del Longano che ha tacciato il sistema come “fallimentare e malgestito” e di inserire correttivi urgenti.

Dall’altra parte l’Amministrazione comunale che attacca la precedente giunta, rea di aver scelto il sistema attuale, come si legge nell’ultima nota a firma del sindaco Roberto Materia dove si cerca di far il punto di una situazione ‘fuori controllo’ e pianificando delle soluzioni, – a nostro avviso ‘tampone’, come conferma lo stesso primo cittadino – che sottolinea come tale sistema è risulta un flop in tutta Italia: “Nonostante gli sforzi, permangono numerosi in città i disagi e le difficoltà collegati all’introduzione del nuovo sistema di raccolta rifiuti, sistema voluto dalla precedente Amministrazione che si è rivelato assolutamente inadeguato e che oggi, per intuibili motivi tecnico-giuridici, non è facile superare.
Abbiamo sempre nutrito e manifestato forti perplessità e dubbi sull’efficienza di tale sistema di raccolta, un sistema addirittura in contrasto con le linee guida regionali in materia di raccolta differenziata.
Errori del passato che restano al presente! Ben venga la differenziata, ma il sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti che è stato adottato non riesce a rispondere adeguatamente alle necessità del territorio, sia perché il sistema “Isole ecologiche mobili” non è un sistema efficiente, sostituito pressoché in tutta l’Italia laddove era stato adottato, sia per l’evidente mancanza di senso civico da parte di molti cittadini, i quali, “resistenti” all’innovazione, continuano a conferire alla “vecchia maniera”, scaricando sacchetti di spazzatura nei punti in cui c’erano i vecchi cassonetti e in qualunque altro posto della città, a dispetto delle regole – anche quelle basilari di civiltà – e in danno di tutti.
Certo, in base ad un parere della Polizia Municipale, il numero delle I.E.M. si è dovuto ridurre a 11, dalle 27 originariamente previste (ma in quelle zone è stato introdotto il “porta a porta”), ma è proprio il sistema “isole” – probabilmente efficace, come la stessa normativa indica, in un piccolo centro – che si è rivelato totalmente inadeguato alla dimensione di un Comune come quello di Barcellona Pozzo di Gotto che consta di quasi 50 mila abitanti e di un territorio esteso.
Da un punto di vista pratico si sta cercando di affrontare in ogni modo la situazione, ma non cessa la presenza di cumuli di rifiuti nelle strade: per ogni cumulo di rifiuti che viene rimosso ne compaiono altri due, nonostante i numerosi inviti alla cittadinanza al rispetto delle nuove regole e al mantenimento del decoro.
Da un punto di vista amministrativo-giuridico, con apposite note sindacali sono state fornite direttive agli uffici dell’Ente per incrementare la vigilanza e per attivare ogni iniziativa utile ad assicurare maggiore efficienza del servizio. Incontri specifici sul tema per cercare una soluzione si sono tenuti sia con i dirigenti responsabili dei servizi sia con la stessa Società affidataria e, dopo una prima novazione contrattuale, è stato dato mandato agli uffici di individuare ogni ulteriore soluzione praticabile.
Non trascuriamo, infatti, che il Presidente della Regione, Commissario per l’emergenza rifiuti, con la propria ordinanza n. 4 del 7 giugno scorso, impone ai Comuni “… che non svolgono un efficace servizio di raccolta differenziata e conseguono basse percentuali di raccolta differenziata, inferiori alle percentuali minime di legge del 65%, … entro il 30 giugno 2018 a attivare ogni azione utile, anche ai sensi dell’art. 191 del Decreto Leg.vo n. 152/2006 e artt. 52 e 54 del TUEL, per incrementare le percentuali di raccolta differenziata, variando, nella ricorrenza della fattispecie, le modalità di raccolta con il passaggio a quelle tipo domiciliare porta a porta, dismettendo i cassonetti stradali e attivando centri di raccolta”.
Quello che si osserva oggi in città – cumuli di rifiuti ovunque – oltre a consegnare uno spettacolo indecoroso, lesivo dell’immagine stessa della Città e di tutti noi, genera soprattutto una situazione che può rivelarsi pericolosa per la salute pubblica: si è reso pertanto necessario fornire agli uffici comunali un ulteriore atto di indirizzo per incaricarli di trovare adeguate soluzioni e scongiurare qualunque pericolo igienico sanitario, allo stesso tempo attivando controlli più stringenti.
Dispiace, poi – mi sia consentito di affermarlo – che sul tema rifiuti i consiglieri di opposizione, vecchi e nuovi, pur conoscendo le problematiche di una metodologia di raccolta ormai superata e da loro medesimi “inventata”, collaborano solo ad alimentare polemiche, lasciando a questa Amministrazione l’impegno di superare le difficoltà ereditate.
Ricordiamo, infine, una volta ancora, i canali informativi utilizzabili per ottenere tutte le informazioni necessarie per smaltire correttamente i rifiuti, per conoscere la localizzazione delle isole ecologiche mobili, i giorni e gli orari di conferimento e ogni altra notizia richiesta: il numero verde gratuito 800 164 722 (anche per lo smaltimento degli ingombranti), il portale web del Comune (www.comune.barcellona-pozzo-di-gotto.me.it) o quello della Dusty (www.dusty.it), nelle apposite sezioni, o l’app dedicata “Dusty Barcellona Pozzo di Gotto” (iOS o Android)”.

Nel durante lo scenario nelle vie del centro e delle periferie risulta in-decoroso, a nulla valgono gli appelli al senso civico, utili e indispensabili, ma bisogna cambiare completamente ‘rotta’ nella raccolta differenziata in termini di metodologia e di incentivo ai cittadini, prima che l’emergenza ambientale e sanitaria specie in estate diventi sempre più ‘ingestibile’..

[Foto da Pagina FB Legambiente del Longano]