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Si lavora a Palazzo Longano per la messa a punto del Piano di riequilibrio finanziario, dopo aver affidato l’incarico di supporto alla Società Centro Studi Area Sud e partite le lettere con destinazione i creditori dell’Ente così da verificarne la disponibilità a transigere sui crediti vantati, l’attenzione adesso è concentrata sulle altre misure utili ad accompagnare l’approntamento del piano.

Conferenza dei Dirigenti, dunque, ieri mattina, insieme al Sindaco, al Vice Sindaco – che è anche assessore al bilancio – e al Segretario Generale, per fare il punto della situazione e confrontarsi sulle strategie da attuare per elaborare un piano che sia allo stesso tempo sostenibile ed equo.
Secondo l’Amministazione guidata dal sindaco Roberto Materia: “L’obiettivo è assicurare l’ampliamento delle basi imponibili ed accelerare la velocità di riscossione – coniugando esigenze di bilancio ad equità sociale – l’Amministrazione ha già fornito indirizzi per la prosecuzione dell’attività di accertamento dell’evasione dei tributi comunali e per l’affidamento nei tempi più brevi dell’appalto della riscossione dei tributi e delle entrate patrimoniali dell’Ente a mezzo di procedura ad evidenza pubblica”.
A chiusura della riunione è stato dato mandato ai dirigenti di fornire entro cinque giorni ulteriori elementi rispetto a quelli sin qui già acquisiti, sia per quanto concerne la massa debitoria sia sul fronte delle entrate e della riscossione, utili ad attivare interventi aggiuntivi di razionalizzazione della spesa e a definire con dettaglio ancora maggiore il quantum da ripianare, le risorse e le fonti di finanziamento e la scansione temporale degli interventi.
“La decisione assunta dal Consiglio Comunale di bocciare il ricorso al Fondo di rotazione certamente rende il percorso notevolmente più difficile, tuttavia l’obiettivo resta quello di elaborare – entro un paio di settimane, grazie alla sinergia tra l’apparato dell’Ente e gli specialisti della Società di supporto – un Piano che sia in grado di allontanare lo spettro del dissesto e gli effetti che da esso deriverebbero alla Città e al Comune stesso.
Sarebbero gravi per la Città gli effetti della dichiarazione del dissesto: l’applicazione dei tributi locali con le aliquote massime previste dalla legge, la compressione della spesa pubblica e la riduzione dei servizi, anche fino alla cancellazione di taluni che sono fondamentali per le famiglie, i “tagli” sulle somme dovute ai creditori.
Ma anche il Comune, la sua organizzazione ed il personale ne patirebbero gli effetti, in primis sul percorso di stabilizzazione del personale precario al quale si sta lavorando proprio in questi giorni, che verrebbe messo seriamente a rischio, peraltro senza potersi escludere financo l’ipotesi della mobilità.
Necessita, dunque, lavorare con impegno, equilibrio e serietà, guidati dalla stella polare dell’interesse collettivo, per giungere auspicabilmente – attraverso un confronto ed una dialettica serena – all’approvazione del Piano condivisa da tutte le componenti del Consiglio Comunale, quel Piano che è il passaggio fondamentale per conseguire l’obiettivo – che resta comune – di prevenire il dissesto e la mortificazione di un’intera comunità”.