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In serata nuova seduta consiliare in prosecuzione della sessione ordinaria convocata dal Commissario ad acta, Carmelo Messina, per la votazione del conto consuntivo 2014.

Ormai mancano infatti pochi giorni alla scadenza fissata dallo stesso commissario. Punto di snodo politico, per andare avanti nei lavori, un emendamento presentato dal consigliere Alessandro Oliva ed un subemendamento a firma d Giuseppe Midili, che avevano determinato già il rinvio di una precedente seduta per l’acquisizione dei necessari pareri, che erano ancora mancanti però nell’ultima seduta, e che questa sera (inizio alle ore 19,30) dovrebbero arrivare in aula come adempimento preliminare, prima di poter procedere alla votazione sul consuntivo 2014.

Quindi, tutto resta legato all’esito del voto sugli emendamenti, che avevano fatto storcere il muso, all’atto della presentazione, a diversi consiglieri che sostengono in atto l’amministrazione del sindaco Giovanni Formica.
Nella seduta di martedì invece i consiglieri sono tornati in aula per portare avanti i lavori di un’altra sessione ordinaria, poi rinviata a martedì prossimo. A caratterizzata i lavori una mozione proposta di delibera presentata dai consiglieri Rosario Piraino e Maria Magliarditi per la modifica dell’art.29 del regolamento generale delle entrate nella parte in cui il ricorso alle rateizzazioni determina enormi difficoltà, in particolare nel settore commerciale ed artigianale, nell’ottenere la chiesta fideiussione bancaria e/o assicurativa per importi superiori a 6.000 euro.
Da qui, la proposta dei consiglieri di modificare il citato articolo 29 apportando modifiche, che, in presenza della grave crisi economica che da anni investe la città, agevoli i pagamenti.
Diversi poi gli interventi indirizzati al problema dei precari, con particolare richiesta di Alessio Andaloro perché si proceda alla convocazione di un consiglio straordinario aperto alle organizzazioni sindacali, alle rappresentanze politiche regionali e nazionali in modo da affrontare la complessa problematica, nella ricerca di una soluzione che salvaguardi la categoria.
Dopo i preliminari, l’esame di una mozione di Antonio Foti, su: “Parcheggi di interscambio. Bando di finanziamento assessorato delle infrastrutture e della mobilità regione Sicilia”. Il consigliere ha fatto presente che Milazzo ha perso l’anno scorso tale opportunità, pur avendo approvati piano par-cheggi e piano urbano del traffico, e disponendo pertanto di tutte le credenziali per partecipare. Quindi, ha sollecitato, nei tempi e termini di legge, i necessari adempimenti per sfruttare tutti i be-nefici di legge. Pur trovando interessante e lodevole l’iniziativa, Paola Abbagnato annunciava la presentazione di un emendamento, per cui chiedeva una breve sospensione di seduta, ritenendo che fosse necessaria la variante agli strumenti urbanistici, da trattare in consiglio in via prioritaria, per poi procedere alla votazione della mozione. Ad avviso di Giuseppe Midili era invece necessario avere approvato il piano triennale delle opere pubbliche, strumento in dotazione già al Comune, ed al cui interno erano anche inseriti e pronti appositi progetti. In presenza di qualche perplessità, Foti si dichiarava aperto ad un approfondimento della tematica, e quindi disposto anche a rinviare la mo-zione ad altra seduta per farla valutare ai competenti uffici e sapere se ci siano i requisiti e le condi-zioni per approvarla. Pertanto, ogni decisione è stata rinviata a martedì prossimo.

Nuovo intervento del consigliere comunale Alessio Andaloro (Lega) sul futuro dei precari di palazzo dell’Aquila. «In merito alla attivazione della procedura di stabilizzazione dei precari – afferma – è necessario come primo atto approvare il piano triennale di assunzione del personale. Il Comune allo stato non può procedere perché non è dotato del bilancio 2018/2019 e del consuntivo 2017. Quindi deve attendere l’approvazione di questi documenti. Solo dopo può adottare il Piano è chiedere autorizzazione al ministero dell’Interno per le assunzioni essendo Comune dissestato. Allo stato l’unica cosa possibile per l’Amministrazione è chiedere alla Regione la possibilità di ulteriore proroga per il 2019 nelle more che il Comune sia in condizione di attivare la procedura. In ordine invece alle spettanze richieste dai lavoratori dipendenti per gli anni pregressi, l’approvazione dei bilanci potrebbe consentire il pagamento se il dovuto rientra negli istituti contrattuali».