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Riceviamo e pubblichiamo la lettera congiunta dei sindacati degli studenti/giovani (Rete degli Studenti Medi di Barcellona P.G.), le associazioni studentesche/giovanili (La Fenice di Barcellona P.G.), insieme ai rappresentanti degli studenti di consulta provinciale e d’istituto degli enti scolastici ubicati nella città di Barcellona P.G. (I.T.E.T “E. Fermi; ITT e LSSA “N. Copernico; IIS “E. Medi”).

“VISTE le recenti politiche amministrative del comune di Barcellona Pozzo di Gotto che non hanno
previsto sufficienti azioni volte al miglioramento della vita studentesca e della vita giovanile della città;
VISTI gli obblighi dei comuni e delle provincie in materia scolastica: L.23 dell’11 gennaio 1996,
articolo 3, comma 1-2 (spese varie di ufficio; arredamento; utenze elettriche e telefoniche; provvista
dell’acqua e del gas; riscaldamento; relativi impianti) e comma 5 – con riferimento al D.M. 18 dicembre
1975 del Ministro dei lavori pubblici, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 29
del 2 febbraio 1976 – (trasporti);
SENTITA lontana l’effettiva presenza dell’amministrazione comunale. Presenza chiave e fondamentale
per il miglioramento delle condizioni del territorio e per l’avvicinamento consapevole, critico e
necessario dei ragazzi alla politica e alla gestione comunale;
CONSIDERATA la difficile situazione finanziaria dell’Ente comunale che grava anche sulle future
amministrazioni e sulla vita stessa delle nuove generazioni;
CONSIDERATA l’importanza attribuita agli studenti stessi dal DPR 249/98 recante lo “Statuto delle
studentesse e degli studenti”;
CONSIDERATA l’importanza attribuita all’istruzione stessa ed all’apprendimento reputati tra le
principali soluzioni adottate dallo Stato Italiano al fine di rimuovere qualsiasi ostacolo che limiti di fatto
l’uguaglianza e la partecipazione di tutti alla vita pubblica nonché la vita stessa della Repubblica Italiana
(articolo 3, integrato dagli articoli 31-33-34);
RICONOSCENDOSI come futuri elettori del domani e dunque come eredi di qualsiasi provvedimento
vantaggioso o svantaggioso intrapreso dalle attuali amministrazioni;
RAPPRESENTANDO UN PARTE CONSISTENTE DEGLI STUDENTI PRESENTI NEL
COMPRENSORIO, SI APPELLANO
All’Amministrazione comunale tutta ed ai vari esponenti politici affinché venga concessa una maggiore attenzione alle richieste degli studenti e vengano intraprese delle scelte più coscienziose in favore dei giovani.
Con riferimento al ventennale piano di riequilibrio che verrà sottoposto all’attenzione del Consiglio
Comunale il 5 novembre prossimo, chiedono di adottare tutte le misure necessarie affinché si possa
diminuire la durata delle restrizioni previste, proprio per salvaguardare le giovani generazioni.
Al fine, inoltre, di individuare nel migliore dei modi le diverse aree problematiche e di trovare delle
soluzioni efficaci, i sottoscritti
PROPONGONO
Un incontro tra tutti i sindacati studenteschi, i movimenti, le associazioni ed i gruppi studenteschi e
giovanili presenti sul territorio, insieme alle rappresentanze degli enti scolastici ubicati nella città di
Barcellona P.G. Consigliano, inoltre, l’integrazione all’interno della Consulta giovanile del comune di
alcuni rappresentanti delle espressioni studentesche e giovanili sopracitate e la semplificazione del
processo burocratico di entrata in tale organo consultivo, in modo da poter corroborare l’operato di tale
consultorio attraverso l’inserimento di nuove figure utili e propositive e da avvicinare i giovani alla vita
comunale.
I sottoscritti, considerati i punti espressi sopra e l’assoluta importanza di tale documento e l’urgente
necessità di porre all’attenzione delle decisioni dell’amministrazione le esigenze degli studenti e dei
giovani,
SI IMPEGNANO
A collaborare al fine di trovare delle soluzioni concrete ed efficaci atte a migliorare le condizioni attuali
e le prospettive future degli studenti e dei giovani in genere.
“Siamo studenti, siamo giovani e pur essendo inesperti siamo essenzialmente necessari per la società
del domani ed un giorno toccherà a noi guidare il paese e renderlo migliore. Per tale ragione crediamo
fortemente che lo Stato in ogni sua piccola espressione, come i comuni, debba fornirci i materiali e gli
strumenti adeguati per poter crescere, per poterci formare, ampliare le nostre menti, sviluppare una
mentalità critica e soprattutto debba permetterci, difendendo i nostri diritti, ma vigilando anche i nostri
doveri, di poter divenire gli Italiani del domani: cittadini migliori, più consapevoli e più proficui per il
nostro paese”.