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E’ stato presentato la scorsa settimana un disegno di legge a firma dell’On. Antonio Catalfamo, capogruppo all’Ars per Fratelli d’Italia, sui consorzi di bonifica siciliani.

“Il presente ddl ha il coraggio di affrontare le vere problematiche degli attuali consorzi tra cui la gestione commissariale che ha provocato l’allontanamento degli agricoltori dalla vita e dalle scelte amministrative, il periodo di transizione, che dura da oltre 4 anni e che non ha dimostrato funzionalità nel sistema.”

Ha dichiarato Catalfamo, aggiungendo che “la rideterminazione degli ambiti comprensoriali con la soppressione dei Consorzi di Bonifica esistenti (Sicilia Occidentale e Sicilia Orientale) e la contestuale costituzione di 6 nuovi consorzi, nel rispetto della Legge Nazionale 18 maggio 1989 n.183 che prevede la suddivisione in comprensori di bonifica omogenei i cui limiti di competenza territoriale coincidono con i perimetri dei bacini idrografici ed in ossequio del R.D. n.215 del 13 febbraio 1933, si attribuirà ai Consorzi di bonifica la specifica funzione di provvedere in maniera organica e coordinata allo svolgimento di quei compiti essenziali per un miglioramento della produzione nell’interesse generale e delle condizioni di vita dei lavoratori della terra con l’esecuzione di quelle opere volte a conseguire in una visione di insieme finalità igieniche, demografiche, economiche e sociali per lo sviluppo di quelle zone del territorio.”

Oltre a riformare il settore che richiede da tempo un intervento normativo, il progetto di legge prevede anche un fondo per rendere i consorzi operativi e funzionali. Di recente si è tornato a parlare di questi enti in riferimento alle alluvioni: il controllo del territorio passa anche dai consorzi che, cooperando con gli agricoltori, possono monitorare le strade interpoderali e le loro criticità.

“Con questa legge puntiamo a ridare dignità al comparto agricolo dando dei riferimenti sicuri e risposte certe a chi fino a oggi non ne ha avuto” ha concluso il deputato di Fratelli d’Italia.