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Con una nota comgiunta, l’assessore alle attività produttive Musolino e Messina Servizi, fanno sapere che sono in arrivo multe per gli esercenti dei locali del centro storico. Non hanno rispettato le prescrizioni sulla raccolta differenziata.

“Stanotte gli operatori della società MessinaServizi non hanno ritirato i rifiuti esposti da numerosi locali della zona del centro storico perché non erano conformi alle prescrizioni in tema di raccolta differenziata.”

 

 

Pur essendoci stati nella scorsa settimana gli avvertimenti da parte drl personale di MessinaServizi sul non ritiro dei rifiuti non conformi, la situazione invece di migliorare, è peggiorata.

“Utilizzo di sacchi neri invece che trasparenti, bottiglie di vetro abbandonate in giro (si ricorda che dalle ore 19 scatta il divieto di somministrazione di bevande da asporto in vetro), cartone abbandonato per strada e spesso utilizzato come uno zerbino sul quale vengono accumulati i sacchi della spazzatura (il cartone deve essere impilato e asciutto per potere essere riciclato).”

 

La nota fa sapere che non è più possibile tollerare una condotta del genere, tanto più che il gestore della discarica, su prescrizione della Regione, non solo rifiuta i carichi non conformi, ma li rispedisce indietro, come già avvenuto.

“Per tali ragioni stanotte gli operatori, dopo avere verificato la non conformità dei rifiuti conferiti, hanno apposto il bollino rosso lasciando i rifiuti in strada. Questa mattina la Polizia municipale procederà ad elevare le contestazioni ai gestori dei locali e solo dopo la MessinaServizi procederà ad un turno straordinario di raccolta. Ci scusiamo con i cittadini per il disagio che patiranno questa mattina, ma l’unica strada percorribile, dopo i tanti tentativi posti in essere per fare rispettare le regole, sembra essere quella della repressione. Ci auguriamo che da stasera i gestori dei locali comprendano che la raccolta differenziata, oltre a costituire un elemento di civiltà e di rispetto dell’ambiente, è obbligatoria e deve essere rispettata.”

Livia Di Vona