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Nel pomeriggio di domenica 24 marzo 2019 si è tenuto nell’Auditorium del Parco Urbano “Maggiore La Rosa” di Barcellona Pozzo di Gotto la cerimonia di consegna del Premio Rotary Club 2019, ospite d’onore il Maestro Emilio Isgrò.

 

 

 

 

 

 

 

 

L’artista vivente barcellonese certamente più conosciuto a livello internazionale, creatore delle “Cancellature”, e del “Seme d’Arancia” simbolo della sua e nostra città, è intervenuto confermando per l’ennesima volta una grande verità: l’umiltà dei grandi è presente esclusivamente in coloro che hanno una marcia in più. Isgrò ha ricevuto un “Premio alla Carriera” dalle mani del Presidente del Rotary Club di Barcellona Pozzo di Gotto, il Dott. Andrea Ravidà, “per aver portato nel mondo il lato positivo della città del Longano” ed ha voluto dedicare questo riconoscimento al caro fratello Bruno, scomparso da circa un mese; ha sottolineato il fatto che non ama apparire e vive in modo discreto la propria vita, un po’ da orso come era anche il fratello e come insegnò loro il nonno, originario di San Pier Niceto, “sono sampiroto, un barcellonese eretico perché eretici furono i sampiroti”. Emilio Isgrò ha poi affermato che a distanza di ventuno anni il Seme comincia a dare i suoi frutti visto che la piazza è uno fra i luoghi di aggregazione più frequentati dai giovani. Ha infine lodato il Dott. Ravidà “perché i veterinari stanno a contatto con gli animali e per questo sono più abituati al non contaminato, come del resto fu anche Nino Pino Balotta. Gli artisti devono evitare contaminazioni nocive”.

L’evento era iniziato con i saluti del Presidente Ravidà in rappresentanza di chi ha organizzato il Premio ovvero il Rotary Club cittadino, e lo stesso ha fatto la cronistoria del Premio a partire dall’invito alle scuole e poi agli artisti con la conseguente Mostra  presso la Galleria Civica “Seme d’Arancia” con le due categorie partecipanti, “Adulti” ed “Alunni” mentre al piano terra è stata allestita una Esposizione etnoantropologica curata dal Museo Cassata e dal Parco Jalari sul tema dei agrumi, al quale era legata anche la mostra di pittura. A seguire sono intervenuti l’Assessore alla Cultura Angelita Pino che ha portato i saluti dell’Amministrazione comunale e l’assistente del Governatore del Distretto Rotary.

La storica dell’arte Valentina Certo ha tracciato un esauriente biografia di Emilio Isgrò, dichiarando “una grande gioia per me stasera presentare l’arte di Emilio Isgrò artista che negli anni 70 ha creato una frattura, una rivoluzione, il miracolo, ovvero l’insperato. Un po’ come l’uomo di Lascaux che per primo nella grotta ha espresso un suo bisogno, un’esigenza, ha attestato se stesso, prendendo coscienza. Le cancellature di Isgrò nascono da quella stagione fortunata della poesia visiva che si era sviluppata già da inizio ‘900, per poi distaccarsene. Nelle Enciclopedie, nella Treccani, nei Libri, nella Costituzione ma anche nelle icone, nei quadri divenuti quasi pop, attua un segno negativo. Il segno di cancellare. Che non è segno voluto dall’azione, dal cieco caso, ma un gesto studiato, concettualmente perfetto che crea. Le parole sono drasticamente cancellate, quelle che rimangono sono sublimate, acquistano nuovo significato allegorico, vivono in un altro contesto.E diventano supporto e denuncia. La cancellatura libera le parole dagli schemi, dalla pagina in cui sono costrette, nel pre-costituito, e costruisce qualcosa di linguisticamente diverso, codici da decifrare e mutati legami tra significato e significante….(…). Emilio Isgrò non è soltanto un artista che ammiro, che ho studiato, approfondito, ma è anche il nipote di un uomo che ha fatto la storia di San Pier Niceto: Mastru Emiliu, intellettuale, progressista, legato alla banda musicale, alla società operaia, simbolo di un paese “eretico e dal pensiero libero”.

Dopo il già citato intervento del Maestro Isgrò, le parole della Presidente della Giuria che ha decretato i due vincitori del concorso, la Dirigente Scolastica Prof. Cettina Ginebri e di un altro componente, Andrea Italiano. Presenti in sala anche le Dirigenti Scolastiche Domenica Pipitò e Laura Calabrò. Vincitrice della sezione “Adulti” la pittrice Caterina Barresi, Presidente della “FilicusArte” di Milazzo, mentre fra gli alunni si è affermata Giulia De Natale dell’Istituto d’Istruzione “E. Medi”. La serata si è chiusa con la consegna degli attestati a tutti i partecipanti e le foto di rito, anche per i rappresentanti del Parco Jalari, del Museo Cassata e dell’azienda Candidfrucht. Le due opere vincitrici verranno riprodotte su ceramica e poste all’ingresso della Galleria Civica “Seme d’Arancia”.

Foto di Marcello Crinò e Caterina Barresi